Siamo alla fine di un campionato esaltante. La Lazio certamente si presenta sulla scena calcistica come la vera novità dell'anno. Affronta questa sera il Torino e lo fa con l’incedere del pugile che deve gestire le forze per arrivare a vincere il match sapendo di aver in cascina un buon bagaglio di punti. Pronti via e subito Inzaghi deve risolvere la grana Immobile che si infortuna dopo 14’. Sospetto stiramento, entra Caiceido. Il Torino da parte sua vuole onorare l’incontro e dimostra di accettare la sfida pur non avendo il sacro fuoco dentro. Certamente dal campionato dei granata ci si aspettava qualcosa in più. Belotti e compagni si ritrovano in un centro classifica senza infamia né lode e di fronte al loro pubblico non hanno intenzione di essere arrendevoli. Insomma partita aperta ad ogni risultato.
Comunque la squadra romana è più propositiva e al ventesimo si procura un calcio di rigore. Questa volta Il piede caldo di Luis Alberto non dimostra la giusta freddezza e Sirigu intuisce il colpo. Si resta sullo 0-0 e con un Immobile infortunato e un rigore fallito: la serata dei biancazzurri non parte al meglio. Il Torino di Mazzarri non punta certo al calcio champagne e in definitiva sono gli ospiti a fare la partita. Il primo tempo finisce con un certa noia ma non potrebbe essere altrimenti. Gli spazi sono pochi e le squadre piuttosto bloccate nel tatticismo di una gara che almeno per la Lazio è fondamentale. Occorre tenere il passo delle dirette concorrenti per quel posto nell’ Europa che conta sul serio.
Ricomincia il secondo tempo col la stessa andatura del primo. Caiceido, sostituto naturale del titolare capocannoniere della serie A, Ciro immobile, non vuole perdere la chance di dimostrare che può valere più di qualche scampolo di partita e quindi si dimostra reattivo e presente su tutti i palloni dimostrando di saper tenere bene il reparto e far salire la squadra. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Luis Alberto, un sontuoso Milinkovic Savic con un colpo di testa firma l’1-0 per la Lazio. Il Sergente, come viene chiamato dai suoi compagni, mette un sigillo che può decidere la stagione della Lazio. I padroni di casa provano a reagire, ma la Lazio gioca meglio ed è determinata a difendere il vantaggio. Per la verità sono gli ospiti ad essere più pericolosi e a mettere sotto pressione la difesa avversaria. Il segno inequivocabile che nel calcio le motivazioni sono fondamentali, esattamente come lo stato fisico e quello emotivo.
Sul finale di partita prevale la stanchezza ma non viene disatteso l’impegno da parte dei calciatori. Finisce 1-0 e per la Lazio sono 3 punti di platino. La squadra di Inzaghi ancora una volta getta il cuore oltre l'ostacolo. Punta su se stessa, sulle forze rimaste e sull’ entusiasmo di un gruppo che non si da mai per vinto. Coraggio ragazzi la meta si avvicina…
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