La notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo l’ora legale entrerà in vigore. Le lancette dell’orologio dovranno essere spostate in avanti di un’ora: quindi dalle 2:00 alle 3:00. In questo modo si dormirà ovviamente un’ora in meno, ma si avrà più luce la sera. Essa durerà fino al 23 ottobre, quando tornerà l’ora solare.
Grazie all’ora legale ci sarà un minore utilizzo dell’illuminazione elettrica, e quindi un risparmio energetico. Come riportato da 3bmeteo.com, in 6 anni in Italia sono stati risparmiati 6 miliardi di Kilowatt/h, per un guadagno pari a quasi 900 milioni di euro.
Allo stesso tempo l’ora legale può avere delle ripercussioni nei primi giorni dal cambio, sul nostro organismo. “L’ora di luce in più che avremo ritarda la fase dell’addormentamento, legata alla produzione di melatonina favorita proprio dal buio”, spiega sempre sul portale meteorologico il neurologo ed esperto di medicina del sono, Gioacchino Mennuni, del Complesso integrato Columbus-Università Cattolica di Roma.
“Il consiglio è mantenere possibilmente invariata l’ora in cui ci si alza al mattino, per non interrompere la regolarità del ciclo sonno-veglia. Utile anche non eccedere con cibo e alcolici la sera” prosegue l’esperto. “Tutto però dovrebbe tornare alla normalità, senza grossi disagi, nell’arco di 2-3 giorni. L’adattamento da parte dell’organismo alla variazione di un’ora, a meno di patologie o condizioni particolari. È infatti abbastanza semplice, poiché si tratta di una variazione oraria minima“.
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