Torna l’ora solare nella notte tra sabato 26 e domenica 27: effetti del cambio d’orario
Il cambio garantirà a tutti un’ora in più di sonno, una piccola ricompensa per l’avvicinarsi della stagione fredda
Questa notte, tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, si compie l’annuale passaggio dall’ora legale a quella solare. Alle 3:00 le lancette dell’orologio verranno spostate indietro di un’ora, riportando l’orario alle 2:00. Questo cambio garantirà a tutti un’ora in più di sonno, una piccola ricompensa per l’avvicinarsi della stagione fredda.
Con il ritorno dell’ora solare, le giornate sembreranno accorciarsi, poiché il sole tramonterà prima, lasciando più buio nelle ore serali. Tuttavia, al mattino si avrà un’ora di luce naturale in più, un aspetto che può aiutare chi si sveglia presto a sfruttare lo spazio di tempo disponibile.
Per tornare all’ora legale, dovremo aspettare la prossima primavera, quando alla fine di marzo riporteremo le lancette un’ora avanti. Ma questo ciclo di cambiamenti, da decenni abituali in molti Paesi, potrebbe presto diventare un ricordo. Da tempo, infatti, si discute della possibilità di mantenere l’ora legale per tutto l’anno, senza più ritornare all’ora solare.
Questa opzione, però, presenta vantaggi e svantaggi di cui è importante tenerne conto. Se l’introduzione dell’ora legale perdurante per l’intero anno può avere benefici in termini di risparmio energetico e dal punto di vista ambientale, potrebbe non essere così conveniente in termini di salute sottolineano gli esperti.
“Un cambiamento che ha effetti negativi su più fronti, su salute e ambiente“, lancia l’allarme la Società italiana di medicina ambientale (Sima) e Consumerismo No Profit, che hanno promosso una raccolta firme per chiedere al governo l’ora legale permanente. “In 350mila italiani chiedono lo stop al passaggio ora legale/ora solare e hanno firmato l’apposita petizione online lanciata su Change.org”, riportano i promotori in una nota.
Come minimizzare gli effetti del cambio d’orario
“È opportuno regolare l’orario del sonno gradualmente, andando a dormire 15-30 minuti prima nei giorni precedenti il cambio dell’ora e passare più tempo all’aperto durante le ore di luce del giorno per aiutare il corpo a ricalibrare i suoi ritmi.
Utile può risultare, nei giorni a venire, l’impegno di mantenere abitudini costanti, come l’ora di andare a dormire e di svegliarsi, come anche l’uso oramai dilagante di trastullarsi con dispositivi elettronici prima del sonno”, afferma l’immunologo Mauro Minelli, docente di elementi di nutrizione umana e nutraceutica alla Lum, Libera Università Mediterranea ‘G. Degennaro’, interpellato dall’Adnkronos Salute.
“Va ricordato che l’attività fisica regolare può aiutare a mitigare gli effetti ormonali legati al cambio d’ora, soprattutto se praticata al mattino o nel pomeriggio. È sconsigliato allenarsi intensamente la sera, poiché l’aumento dei livelli di adrenalina potrebbe interferire con il sonno. Invece, è preferibile optare per attività rilassanti come lo yoga o lo stretching che, praticate nelle ore serali, favoriscono un riposo rigenerante”, conclude l’immunologo.