Tornano in azione i piromani dei cassonetti: 29 bruciati in 72 ore, comunica Ama

Finito il lockdown tornano in azione i piromani dei cassonetti o i cittadini stanchi dei cumuli di rifiuti?

tornano in azione i piromani dei cassonetti

Cassonetti dei rifiuti a fuoco

Tornano in azione i piromani dei cassonetti.

Nei giorni dell’emergenza sanitaria, delle misure di confinamento, delle restrizioni alla libera circolazione per contrastare il coronavirus, mai Roma sembrò così pulita. Nessun rifiuto abbandonato incivilmente, nessun cassonetto incendiato.

Danno di circa 22mila euro che ricade sui cittadini

“Con la fine del lockdown sono purtroppo tornati in azione anche i piromani dei cassonetti: 29 dati alle fiamme nelle ultime 72 ore tra Ostia (2) e Tuscolano (27), per un danno complessivo di circa 22 mila euro che ricade sull’intera collettività. Si tratta di atti gravi anche per l’impatto negativo sull’ambiente e sulla salute delle persone”.

Lo comunica in una nota AMA S.p.A. “Da inizio anno sono stati vandalizzati per incendio 154 cassonetti. Nel 2019 erano stati complessivamente 460 i cassonetti stradali bruciati e resi non fruibili, mentre l’anno prima ne erano andati a fuoco 500.

Piromani o cittadini stanchi dei rifiuti?

La municipalizzata capitolina per l’ambiente presenterà anche in questo caso denuncia contro ignoti alle autorità competenti. Squadre specializzate interverranno per sostituire i cassonetti bruciati. Queste squadre intervengono tutti i giorni, senza soluzione di continuità, per sostituire i cassonetti bruciati.

Essendo però questi ultimi catalogati come rifiuti combusti, è necessario operare con particolari accorgimenti per la loro rimozione. Da inizio anno sono stati già rimossi oltre 40mila chilogrammi di rifiuti di questo tipo”, conclude la nota di Ama. Il rischio che dai roghi si liberino anche fumi tossici, a base di diossina, è un rischio reale e molto alto.

Tornano in azione i piromani dei cassonetti a Roma, non si tratta solo di atti vandalici, ma di veri e propri comportamenti criminali che arrecano un danno grave a tutta la collettività.

Piromani o cittadini stanchi degli ammassi di rifiuti intorno ai cassonetti. I Vigili del fuoco hanno consegnato alla Questura un documento che indica interventi e zone a rischio. Gli investigatori se ne servono per sorprendere i responsabili degli incendi nelle zone più calde.

Tuscolano e Ostia le zone più colpite

Dal centro alla periferia, la piaga dei roghi dei raccoglitori di rifiuti ha interessato tutte le aree della Capitale. Le montagne di immondizia ammassata intorno ai cassonetti sono diventate il bersaglio dei piromani e dei residenti. Spazientiti e irritati per il cattivo odore e la presenza di nutrite colonie di ratti, non si fanno alcuno scrupolo ad appiccare le fiamme. Spesso il fuoco si sviluppa e propaga alle auto in sosta e talvolta arrivano a sfiorare le mura di abitazioni.

Il quartiere più bersagliato dai roghi ai cassonetti è il Tuscolano. Dal ponte del Quadraro, fino a Subaugusta, da due anni a questa parte è stato un susseguirsi di incendi. Ostia è la seconda zona più colpita dai piromani dei cassonetti. Anche il quadrante di viale Marconi, via della Magliana e via Ostiense sovente è stato interessato a più di venti interventi a notte dei Vigili del fuoco.

(Comunicati/Dire) 

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