Tramonti: una nuova centralità nella castanicoltura italiana grazie all’Associazione Nazionale Città del Castagno

La nomina di Vincenzo Savino sottolinea il ruolo di Tramonti come modello di eccellenza nella tutela e nella promozione del castagno

perché non dovresti mangiare le castagne

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Tramonti, il pittoresco borgo della Costiera Amalfitana, si afferma sempre più come protagonista della castanicoltura italiana. La recente nomina del vicesindaco Vincenzo Savino a consigliere dell’Associazione Nazionale Città del Castagno rappresenta un passo importante nella valorizzazione del patrimonio castanicolo locale e nazionale.

Un riconoscimento per un territorio vocato alla castanicoltura

La nomina, avvenuta l’8 gennaio durante l’assemblea dei soci, sottolinea il ruolo di Tramonti come modello di eccellenza nella tutela e nella promozione del castagno. Il vicesindaco Savino ha dichiarato:

“Questo riconoscimento è il frutto di un lavoro collettivo, portato avanti con passione e dedizione dalla nostra amministrazione. La castanicoltura è parte della nostra identità e uno strumento chiave per uno sviluppo sostenibile del territorio”.

Con il supporto dell’amministrazione guidata dal sindaco Domenico Amatruda, Tramonti si è distinta per iniziative che puntano a combinare tradizione, innovazione e sostenibilità.

L’Associazione Nazionale Città del Castagno: un faro per la castanicoltura italiana

L’Associazione Nazionale Città del Castagno riunisce oltre 80 comuni, unioni montane e associazioni di castanicoltori in tutta Italia. È un punto di riferimento per:

  • Tutela ambientale: protezione dei castagneti e delle biodiversità collegate.
  • Promozione economica e turistica: valorizzazione dei prodotti derivati dal castagno, come farine, miele e legno, e incentivazione di itinerari turistici tematici.
  • Innovazione: collaborazioni con università e centri di ricerca per sviluppare tecniche colturali moderne e sostenibili.

Tra i progetti di punta spicca la “Via del Castagno”, un itinerario che attraversa l’Italia dal Nord alla Sicilia, con l’obiettivo di mettere in rete i territori simbolo della castanicoltura. Questo percorso non solo celebra il castagno come risorsa agricola, ma invita i visitatori a scoprire borghi e paesaggi unici, custodi di tradizioni secolari.

Tramonti: castagni come simbolo di identità e sviluppo

Tramonti, con i suoi boschi di castagni che abbracciano le colline della Costiera Amalfitana, è un esempio di come la castanicoltura possa fungere da volano per l’economia locale. La lavorazione della castagna, che spazia dalla produzione di farine a quella di dolci e conserve, è al centro di un tessuto socio-economico che coinvolge produttori, artigiani e ristoratori.

Savino sottolinea l’importanza della partecipazione attiva nell’associazione:

“La nostra presenza nel direttivo ci permetterà di condividere le esperienze di Tramonti e di apprendere dalle migliori pratiche a livello nazionale. La collaborazione tra territori è fondamentale per affrontare le sfide della castanicoltura moderna, come il cambiamento climatico e la salvaguardia delle biodiversità.”

Le prospettive future: il Piano Castanicolo Nazionale

Con il rinnovo del direttivo, guidato dal nuovo presidente Lorenzo Fazzi (Comune di Cinigiano, Amiata grossetana), l’associazione lavorerà in sinergia con il Piano Castanicolo Nazionale. Le priorità includono:

  • Recupero dei castagneti abbandonati, trasformandoli in risorse produttive.
  • Valorizzazione del legno di castagno come materiale sostenibile.
  • Promozione di prodotti certificati e tutela delle denominazioni di origine.

Tramonti, grazie al suo inserimento nel cuore decisionale dell’associazione, si prepara a giocare un ruolo chiave in queste iniziative, riaffermando la sua centralità nella castanicoltura italiana.

La nomina di Vincenzo Savino rappresenta non solo un traguardo per Tramonti, ma anche un’opportunità per consolidare il ruolo della castanicoltura come settore strategico per la valorizzazione delle aree interne italiane. Con il supporto dell’Associazione Nazionale Città del Castagno e la collaborazione tra territori, il castagno non è solo una risorsa agricola, ma un simbolo di identità, sostenibilità e innovazione.

Emilia Filocamo