Se il Trasporto pubblico capita che si ferma per protestare contro le continue aggressioni subite dai dipendenti del settore, non si arrestano gli episodi di violenza verbale, sotto forma di minacce o ingiurie, e fisica, che vanno dagli sputi ai calci, ai pugni e persino agli attacchi con un coltello, subiti dagli stessi lavoratori del servizio collettivo.
“Ci è stata da poco segnalata l’ennesima aggressione avvenuta ai danni di alcuni lavoratori in servizio ieri per Cotral. Un episodio che ha lasciato scossi i dipendenti coinvolti: non ci stancheremo mai di denunciare questi episodi, e di ripetere che va fatto tutto il possibile affinché i mezzi di Trasporto pubblici tornino a essere luoghi sicuri”.
È quanto si legge in una nota del segretario regionale responsabile del dipartimento Mobilità della Fit-Cisl del Lazio, Roberto Ricci, e del coordinatore Cotral per la Fit-Cisl del Lazio, Marco Battistini.
Aggiunge la nota: “i lavoratori sono arrivati al limite, e noi con loro. Servono meccanismi di dissuasione di questi episodi, oltre a una serie di misure di inasprimento delle sanzioni e di deterrenza che garantiscano al massimo l’incolumità dei lavoratori frontline del Trasporto pubblico. È inaccettabile che uomini e donne che forniscono un servizio collettivo vadano al lavoro temendo per la propria sicurezza“. (Com/Red/Dire)
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