I rincari del Trasporto pubblico locale sono scattati già in diverse città italiane, a Napoli, Milano, Torino, Parma. Roma ancora non è stata toccata, ma dalla prossima estate (2023) sono previsti importanti ritocchi anche nella Capitale. I viaggiatori, cittadini romani, pendolari e turisti subiranno un vero e proprio salasso sui biglietti dell’autobus del tram e della metro.
Aumentando il biglietto si correrebbe il rischio di un corrispondente aumento dell’uso dei mezzi privati, a danno della qualità dell’aria che respiriamo. E’ un aspetto da tenere in considerazione. I Sindacati non stanno a guardare l’evolversi della questione come meri spettatori.
La Cgil di Roma e del Lazio scrive sulla sua pagina Facebook: “Per le famiglie romane all’orizzonte c’è il rischio di una nuova stangata: l’aumento delle tariffe del trasporto pubblico locale. Da 1,5 a 2 euro il bit da 100 minuti, da 35 a 46,7 euro l’abbonamento mensile e dai 250 ai 350 euro l’abbonamento annuale.
Un rincaro che rischia di concretizzarsi anche per la decisione del Governo Meloni di abbandonare Roma, sia riducendo i trasferimenti agli enti locali che non destinando risorse adeguate per la Capitale con l’ultima legge di bilancio”.
“Senza un intervento importante da parte del Comune di Roma per trovare le risorse necessarie, come già avevamo chiesto durante la discussione sul bilancio preventivo in cui aveva negato sia i tagli che l’aumento delle spese sostenute dalle persone per usufruire dei servizi, ad agosto le famiglie, che negli ultimi 18 mesi hanno visto la loro stabilità economica erosa dall‘inflazione e dal caro bollette, si troveranno davanti al bivio tra il dover affrontare maggiori costi per usufruire del trasporto pubblico o il dover rinunciare“, commenta la Cgil Roma e Lazio.
“La priorità non è solo scongiurare gli aumenti degli abbonamenti ma estendere le agevolazioni, sia per incentivare la mobilità pubblica che per alleggerire la spesa delle famiglie, dei lavoratori e dei pensionati con redditi medio-bassi.
Ci aspettiamo che il Campidoglio ci convochi al più presto, ascolti le parti sociali e le associazioni, per costruire provvedimenti condivisi in grado di affrontare una situazione già complessa e non di peggiorarla, come si è fatto in altri casi, adottando scelte unilaterali”, conclude la nota della Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) di Roma e del Lazio, sulla sua pagina Facebook. (Com/Adi/Dire)
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