Trasporti Roma, rapporto Legambiente: Calo drammatico dei passeggeri su Tpl

Il sistema del trasporto pubblico della Capitale “perde colpi”, a partire dalle ferrovie Roma-Lido e Roma-Viterbo

tram a stazione termini di roma

Tram, stazione Termini di Roma

Un vero e proprio “tracollo” del Tpl capitolino. Con un calo dai 513 passeggeri per abitante sui mezzi di trasporto pubblico nel 2015 ai 328 del 2020. Questo uno dei dati più negativi del rapporto “Ecosistema mobilità Roma 2022”, presentato nel pomeriggio da Legambiente Lazio in Campidoglio, alla presenza dell’assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè. Il rapporto preparato dall’associazione ambientalista fotografa una situazione “critica” sul fronte della mobilità a Roma. Il sistema del trasporto pubblico della Capitale “perde colpi”, a partire dalle ferrovie ex concesse.

Ferrovie ex concesse versano in uno stato vergognoso

La Roma-Lido e la Roma-Viterbo, in particolare, “versano in uno stato vergognoso– spiega Legambiente- la prima è passata da 20 convogli di qualche anno fa ai 3 attuali con una perdita del 45% dei passeggeri. La Roma-Viterbo nel 2020 ha registrato 5.000 treni soppressi con una punta di 100 corse saltate in un giorno.

Metro ultima tra le Capitali europee

Le nuove metropolitane, poi, sono in grave ritardo e Roma resta in coda, tra le Capitali europee, per il numero di km della rete con soli 60,6 km a fronte dei 215 di Parigi, i 294 di Madrid e i 402 di Londra.

Flotta tram e inquinamento polveri sottili

Sul fronte dei tram l’associazione ricorda come la flotta sia costituita da mezzi con una media di 35 anni mentre su quello dell’inquinamento Legambiente spiega che i limiti di concentrazione di polveri sottili, nello specifico di No2, sono stati superati 37 volte nel 2021 alla centralina Tiburtina, 43 volte a Corso Francia e 47 volte a piazza Fermi, a fronte del limite raccomandato dall’Oms di 33,5.

Poche isole pedonali

Inoltre, sempre secondo l’associazione ambientalista, a Roma ci sono poche isole pedonali, 0,18 metri quadri per abitante, e poche ciclabili, con 1,31 metri per ogni 100 abitanti. Dati in crescita rispetto al 2016 “ma talmente bassa – ha commentato il presidente di Legambiente Lazio, Roberto Scacchi, facendo vedere con quattro piccole mattonelle la media quadrata pedonale per ogni romano – che non si è accorto nessuno”.

Grande anello ciclabile in ritardo

All’interno del capitolo delle ciclabili Legambiente, per bocca di Luciana Caravaggi, docente di Architettura del paesaggio alla Sapienza, ha denunciato infine i ritardi del progetto del Grab, il grande anello ciclabile voluto proprio da Legambiente di cui si discute da anni a Roma. “Parliamo di un’infrastruttura a servizio di diverse funzioni che non è solo un anello ciclabile ma un collegamento tra verde e verde, ma anche nel verde, che porta anche aree di riqualificazione – ha ricordato Caravaggi – Sul Grab è in corso conferenza dei servizi. Speriamo che arrivino tutte autorizzazioni. I finanziamenti ci sono”. 

Troppe auto, più metro e 100% bus elettrici

“Tpl in declino, pochi tram, vecchi e messi male e troppe auto con 62 mezzi ogni 100 abitanti, spesso fermi e che invadano spazio. E poi passi indietro sul prolungamento delle metropolitane”. È quanto ha spiegato Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, presentando in Campidoglio, alla presenza dell’assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè, il rapporto Ecosistema mobilità Roma 2022.

“Tra le criticità principali- ha spiegato Scacchi- denunciamo anche l’obsolescenza della struttura della rete di trasporto pubblico con l’offerta diminuita del 30%, con punte in periferia del 50%, e la scarsa intermodalità del Tpl capitolino. Ci sono poi poche isole pedonali e pochi bus elettrici”.

“Proponiamo il prolungamento delle metropolitane a l’avvio della progettazione della linea D, una flotta interamente elettrica per gli autobus entro il 2030, la realizzazione del Grab– ha aggiunto Scacchi- e poi la pedonalizzazione reale del Colosseo, per cui basterebbe cambiare un varco Ztl. C’è bisogno di tutto per ricostruire la struttura fisica della nostra città che oggi abbiamo lasciato alle automobili”. (Zap/ Dire) 

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