Trasporti, treni soppressi a Orte: enormi disagi per i pendolari
Accuse a Trenitalia: “Malgrado un guasto non autorizzata fermata straordinaria per i treni dall’Umbria”
Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviataci dal Comitato Pendolare di Orte:
Giornata difficile per i pendolari della stazione di Orte. A causa di un guasto sulla direttissima stamattina sono stati soppressi dei treni, fin qui tutto o quasi, normale. La cosa abberrante che si è verificata è che non sono state aperte le porte di due treni provenienti dall'Umbria, fermi in stazione di Orte, mentre sulla banchina i pendolari infreddoliti continuavano ad ammassarsi in attesa di un treno che li portasse a Roma. Questo il messaggio inviato alle Istituzioni e a Trenitalia per chiedere di conto dell'accaduto
"Questa mattina sono stati soppressi il RV 21631 e l’IC 531 in partenza da Orte rispettivamente alle ore 07:17 e 8:16. Il CoPeo evidenzia il comportamento irresponsabile messo in atto da Trenitalia che non ha autorizzato la fermata straordinaria a Orte del RV2479 e del RV2481. Il RV2479 è rimasto fermo in stazione ad Orte, ma non ha aperto le porte, nonostante ci fosse un centinaio di pendolari sulla banchina in attesa del RV 21631".
"Facciamo presente alle istituzioni ed a Trenitalia – prosegue la lettera – che non è stato previsto alcun servizio sostitutivo e che la gente è stata letteralmente lasciata sulla banchina, senza alcuna motivazione. Siamo stanchi di essere trattati come bestiame da riversare da un treno ad un altro, senza la minima valutazione sulle conseguenze in termini di sovraffollamento. Chiediamo di avere un trattamento dignitoso e di non subire, in caso di emergenza, decisioni che possano avere ripercussioni anche sull’incolumità degli utenti. Restiamo in attesa di conoscere la giustificazione dell’accaduto e le responsabilità".
"Per il prosieguo – conclude il Comitato Pendolari di Orte – chiediamo di avere rassicurazione che, in condizioni analoghe, vengano prese delle misure a salvaguardia della sicurezza e qualità del servizio. Invitiamo le istituzioni ad avanzare richiesta analoga a Trenitalia a difesa dei propri concittadini pendolari. Siamo stanchi di essere trattati in questa maniera. La misura è colma".