Giovedì 17 ottobre, al Teatro Ariston di Sanremo, si scrive una nuova pagina nella storia della musica italiana. In occasione della 50esima edizione del Premio Tenco, Tullio De Piscopo, celebre batterista e cantautore napoletano, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento nella categoria “I suoni della canzone”, suggellando una carriera straordinaria e poliedrica, che ha attraversato generi e decenni, confermando la sua figura come una delle più innovative e influenti della scena musicale nazionale.
A 78 anni, De Piscopo continua a incarnare un’energia inarrestabile, con una grinta che sembra sfidare il tempo. “Tullio le suona a tutti” – e mai frase fu più azzeccata per descrivere un artista che, fin dai suoi esordi, ha fatto della batteria un’arte, una forma espressiva capace di parlare il linguaggio universale della musica. Le sue mani hanno dato ritmo e vitalità a generi disparati, dal jazz al rock, dalla musica leggera alla canzone d’autore, rendendolo non solo un batterista virtuoso, ma un interprete capace di raccontare storie con il suono.
Il Premio Tenco nella categoria “I suoni della canzone” rappresenta un riconoscimento per chi, come Tullio, ha saputo portare un contributo essenziale alla musica italiana attraverso la sperimentazione sonora e la continua ricerca di nuove vie espressive. Con la sua batteria, De Piscopo ha trasformato la ritmica in poesia, accompagnando le voci più iconiche della canzone italiana e scrivendo lui stesso brani che sono diventati simbolo di un’epoca, come l’immortale “Andamento lento”.
Non è un caso che, in questa stessa serata di premiazioni, artisti del calibro di Edoardo Bennato (premiato alla carriera) e Samuele Bersani, due figure che hanno segnato profondamente la musica d’autore italiana, saranno riconosciuti per la loro arte. De Piscopo, con il suo talento ineguagliabile e la sua passione travolgente, si inserisce perfettamente in questo contesto: un artigiano del suono che, dalla batteria, ha scolpito il ritmo delle canzoni che hanno accompagnato generazioni.
Il Premio Tenco, nato nel 1974, si conferma anche in questa 50esima edizione un faro nel mondo della canzone d’autore, un luogo dove vengono riconosciuti non solo i grandi interpreti, ma anche coloro che dietro le quinte contribuiscono in maniera indelebile alla costruzione di quel patrimonio musicale che è orgoglio del nostro Paese. Oltre a De Piscopo e Bennato, sono stati premiati grandi artisti come Mimmo Locasciulli, Teresa Parodi e Samuele Bersani, ognuno a suo modo portatore di una visione unica e originale del fare musica.
Un premio speciale è andato anche a Caterina Caselli, premiata come operatrice culturale, riconoscendo il suo instancabile lavoro nell’ambito della produzione e della promozione musicale, e a Toomaj Salehi, con il Premio Yorum, simbolo di un impegno artistico che va oltre la musica per sfidare le convenzioni e i poteri oppressivi.
De Piscopo, figlio di una Napoli vibrante e creativa, ha sempre saputo portare nei suoi suoni quel mix unico di tradizione e innovazione che caratterizza la grande musica partenopea. Il suo approccio alla batteria non è mai stato semplicemente tecnico, ma profondamente spirituale, un modo per comunicare emozioni, sensazioni, esperienze vissute.
Negli anni, Tullio ha collaborato con i più grandi nomi della musica italiana e internazionale, da Pino Daniele a Enzo Jannacci, da Mina a Astor Piazzolla, confermandosi non solo un accompagnatore di lusso, ma un artista in grado di dominare la scena con il suo carisma e la sua incredibile sensibilità musicale.
La serata del 17 ottobre è quindi una celebrazione della sua lunga carriera, ma anche un omaggio a quella forza propulsiva che lo ha sempre contraddistinto. Nonostante i suoi 78 anni, Tullio De Piscopo è ancora capace di stupire e innovare, di spingere i limiti del ritmo e del suono verso nuovi confini.
“Tullio le suona a tutti”, ha dichiarato scherzosamente il maestro, e dietro a questa frase si cela un messaggio chiaro: l’arte non ha età, e la musica, quando autentica e sincera, è in grado di rinnovarsi continuamente, di parlare a tutti i cuori, indipendentemente dalle mode o dal tempo che passa.
Il Premio Tenco 2024 conferma dunque il suo ruolo di faro nel panorama culturale italiano, celebrando non solo il passato glorioso della musica d’autore, ma anche il suo futuro, rappresentato da artisti che, come Tullio De Piscopo, continuano a tracciare la via maestra per le nuove generazioni.
Con il suo sorriso contagioso e la sua ineguagliabile maestria, De Piscopo ci ricorda che la musica non è solo un mestiere, ma una missione, un modo di vivere e interpretare il mondo. E mentre le note del suo tamburo continueranno a risuonare nelle nostre orecchie, possiamo essere certi che il suo spirito creativo non smetterà mai di suonarle a tutti.
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