La LIPU è un’associazione di volontariato che si occupa di ambiente inteso come tutela, conservazione, fruizione e sviluppo. Nella pratica, le attività più importanti sono:
gestione di aree protette con più di 30 oasi in Italia, di proprietà o in convenzione.
Centri di Recupero per la fauna selvatica con particolare riguardo all’avifauna.
Antibracconaggio, con campi di lavoro e sorveglianza nelle aree più critiche del paese.
Educazione ambientale per adulti e bambini, avvicinamento alla wildlife con escursioni, corsi di birdwatching, eventi.
Tutela del territorio con occhio attento agli attacchi della speculazione sulle risorse naturali (impianti industriali in aree agricole, tagli boschivi, qualità delle acque, eccessi venatori, benessere della fauna selvatica con particolare attenzione alle specie minacciate.
Progetti di conservazione per avifauna particolarmente a rischio.
Alla domanda sull’impegno sociale Enzo Calevi ci spiega:
Cerchiamo di mettere in atto territorialmente tutte le attività istituzionali della LIPU. Tre i settori di maggiore impegno della delegazione LIPU di Viterbo.
E’ un progetto di tutela di un rapace migratore di grande importanza ecologica e gravemente minacciato sul nostro territorio. La minaccia maggiore è rappresentata dalla meccanizzazione in agricoltura.
L’Albanella nidifica a terra, nei campi coltivati a cereale o a foraggio. La mietitura e lo sfalcio dei campi coincide col periodo riproduttivo e senza alcun intervento di protezione, i nidi verrebbero distrutti dal passaggio delle mietitrebbiatrici o delle barre falcianti. Da 18 anni, la LIPU di Viterbo si occupa della salvaguardia dei nidi in collaborazione con il mondo agricolo, proprietari, conduttori, terzisti. Senza questo intervento, le poche coppie riproduttive rimaste nella Tuscia, oggi sarebbero scomparse.
Il Centro è gestito da volontari, come tutte le attività LIPU, accoglie, cura e rilascia in natura, uccelli feriti e nidiacei in difficoltà, recapitati da cittadini, polizia locale, forestali ecc. -Gestione dell’Oasi di Protezione di Vulci. Dopo venti anni di abbandono totale dell’Oasi, a fine 2021 la LIPU ha firmato un accordo di convenzione con l’ATC Vt1 per riattivare, gestire e riaprire alle persone, l’area umida che sorge in corrispondenza della diga di sbarramento sul fiume Fiora nei pressi di Vulci.
Stiamo lavorando all’accordo con Enel, proprietaria dell’area per arrivare quanto prima a rendere fruibile l’Oasi ad appassionati, alle famiglie, alle scuole.
Il mondo sarà migliore grazie a Lei, perché? Il Presidente ci risponde con grande saggezza:
No, noi siamo solo un piccolo ingranaggio che si propone di sensibilizzare le persone, avvicinarle alla natura ed alla tutela di essa. Il mondo si migliora con la conoscenza, appunto e noi in questo, cerchiamo di fare la nostra parte.
Questo pensiero ci condurrà alla prossima intervista, di cui vi parleremo a breve.
Elio Scagnetti
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