Tutto il Lazio, Comune per Comune. Questa settimana siamo a Canino (Vt)

Canino si trova nella Maremma Laziale a poca distanza dal mare e vicino alla antica città di Vulci

Canino si trova nella Maremma Laziale a poca distanza dal mare e vicino alla antica città di Vulci che oggi è uno dei più importanti insediamenti etruschi. Vulci, tra il VII e il V secolo a.C. ha goduto di una notevole prosperità economica e di prestigio politico fino alla conquista dei romani che imposero la loro strategia politica. Dopo la caduta dell’impero Romano, a causa delle invasioni dei Saraceni la popolazione si rifugiò attorno a centri fortificati e nell’XI secolo nasce quello che oggi è lo splendido borgo di Canino. Tutta l’area inizia a gravitare attorno allo Stato Pontificio e alla fine del Trecento viene assegnata a Ranuccio III Farnese.

Il periodo di massimo splendore si ha avuto dal 1537 quando entrò a far parte del Ducato di Castro voluto da papa Paolo III Farnese per suo figlio Pier Luigi. Papa Paolo III era nato proprio a Canino ed è stato un papa belligerante che ha scomunicato il re Enrico VIII d’Inghilterra e ha organizzato il Concilio di Trento. Questo Papa aveva un figlio per il quale ha creato il Ducato di Castro, un suo ‘personale stato’ all’interno dello stato pontificio. Grazie a questa ‘megalomania’ sono nati palazzi come quello Farnese di Caprarola (oggi patrimonio UNESCO) e tutti i borghi del Ducato hanno avuto ristrutturazioni e abbellimenti.

Dopo la fine del Ducato, Canino è stata importante per essere stata la dimora di Luciano Bonaparte, fratello di Napoleone, nominato principe di Canino da papa Pio VII. Luciano Bonaparte ha vissuto nel Castello di Musignano ed i suoi monumenti funebri si trovano nella cappella Bonaparte, all'interno della bellissima Chiesa dei Santi Apostoli Giovanni e Andrea. Il centro di Canino è molto curato ed è piacevole passeggiare per le vie del borgo sentendo il profumo delle pietanze che esce dalle botteghe e dai ristoranti.

Da non perdere il Museo Nazionale Archeologico di Vulci nel Castello dell’Abbadia a cui ancora si accede attraverso un ponte etrusco-romano, detto dell'arcobaleno o del diavolo del III secolo A C, alto trenta metri che attraversa il fiume Fiora. Molti dei reperti provengono dalla vicina Necropoli di Vulci disposta attorno alla città antica. L’area dell’antica Vulci è poi sia una Oasi del WWF di quasi 300 ettari dentro la quale il fiume Fiora da origine ad una cascata e forma un piccolo lago balneabile. L’ambiente palustre con i suoi canneti ha favorito molte specie vegetali e animali che sono che osservabili da appositi capanni per il birdwatching.

Per gli amanti della natura, come in tutte le città della Maremma, anche a Canino è forte la tradizione dei butteri e del cavallo e si possono fare passeggiate ma anche visitare la Mostra del Cavallo Maremmano. Oggi Canino merita un viaggio anche per le delizie della cucina locale condita con il famoso Olio di Canino DOP, ma anche per il Carciofo Romanesco del Lazio IGP, gli asparagi selvatici. Molti di questi prodotti sono celebrati in sagre e manifestazioni come la Sagra dell’Olivo a dicembre, quella dell’asparago mentre il patrono San Clemente si festeggia a settembre.

* Il Paese della settimana è a cura di Discover Places. Foto di Nicola Gennaioli e Claudia Bettiol

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