Tutto sugli impianti GPL per le auto
Tra i motivi della crescita in primis quello economico, i prezzi di acquisto del gpl sono il 50% più bassi rispetto alla benzina
Il mercato degli impianti GPL sta registrando negli ultimi anni una crescita costante ed esponenziale, andiamo quindi ad analizzare quali sono i vantaggi e gli svantaggi connessi a questo tipo di alimentazione auto.
Il noto portale di comparazione Affarimiei.biz ha recentemente pubblicato un approfondimento sugli impianti a gpl auto, illustrando diversi aspetti interessanti. Tra i fattori che hanno portato numerosi individui ad optare per questa soluzione troviamo in primis quello economico, dal momento che i prezzi di acquisto del gpl sono più accessibili anche del 50%, rispetto a quelli della benzina. Nell’analizzare questa affermazione, è però opportuno ricordare che la resa inferiore del motore comporta consumi medi più elevati, soluzione che apre ampi spazi a possibili soluzioni ibride.
Positivo risulta essere anche l’impatto sull’ambiente, dal momento che le emissioni hanno un impatto ridotto sul tasso di inquinamento e di conseguenza danno la possibilità all’automobilista di non rimanere vittima di eventuali blocchi del traffico, fattore che non deve essere trascurato alla luce della sempre maggiore diffusione di soluzioni volte a limitare le emissioni nelle grandi città.
Prima di spostarci sul fronte degli svantaggi, occupiamoci di elementi critici che sembrano essere tuttavia in fase di risoluzione, come ad esempio quello della sicurezza. In molti menzionano tra i difetti proprio la scarsa affidabilità di questo tipo di motori. In realtà chiariamo subito che i progressi raggiunti in questo campo sono notevoli e di conseguenza i motori di questo tipo, se opportunamente installati, sono sicuri al 100%. I rischi, invece, subentrano in caso di prodotti di scarsa qualità o installati da non professionisti. Strettamente legato alla sicurezza dell’impianto in sè, c’è anche la questione relativa all’ingombro della bombola, che riduce notevolmente la capienza del vano bagagli anche se anche questo ingombro si sta con il tempo riducendo e gli ingegneri automobilistici stanno creando soluzioni volte a tutelare anche lo spazio destinato ai bagagli.
Siamo quindi pronti per analizzare punto per punto le controindicazioni legate all’utilizzo di questa forma di alimentazione. Il primo aspetto da valutare è quello legato alla manutenzione che risulta più costosa rispetto a quella di una automobile tradizionale. Il filtro, infatti, dovrà essere sostituito ogni 20.000 km, mentre il serbatoio dovrà tassativamente essere rinnovato ogni 10 anni. Come accennavamo prima, poi, è da considerare il consumo maggiore. Un motore con alimentazione GPL infatti richiede una maggiore quantità di combustibile per potersi muovere, e questo si traduce in un consumo maggiore fino al 20%. Ricordate anche che una autovettura alimentata a GPL non potà essere parcheggiata nei parcheggi sotterranei.
A quali conclusioni è possibile giungere dopo questo confronto tra vantaggi e svantaggi? Non esiste una risposta univoca alla domande “passo al gpl o no?” dal momento che i fattori da considerare cono vari estremamente soggettivi. Ad influenzare la scelta è in primis infatti l’utilizzo che si fa della automobile. L’alimentazione tramite GPL, infatti conviene solo se si percorrono più di 20.000 km all’anno, distanza che permette di ottimizzare le spese di impianto e di manutenzione. Siete indecisi? Buttate un occhio al mercato delle vetture con doppia alimentazione, che permettono di scegliere la soluzione migliore a seconda del tipo di viaggio che vi apprestate a compiere.