Al Bano ha deciso di accogliere nella sua casa di Cellino San Marco, in provincia di Brindisi, una famiglia in fuga dalla guerra in Ucraina. Si tratta di tre persone, ha detto: “una madre con una bambina e un ragazzo di 18 anni. Dovrebbero appartenere tutti allo stesso nucleo familiare”.
Sul motivo di questo grande atto di solidarietà il cantante ha spiegato: “Come si fa a girarsi dall’altra parte quando l’umanità ti chiama? Fino adesso sono sempre stato chiamato a cantare, adesso sono chiamato a fare queste opere di umanità, niente di straordinario”.
Secondo la Protezione Civile sono 50mila i profughi in Italia. Ad oggi i privati ospitano il 95 per cento delle persone arrivate nel nostro paese, spiega la Protezione Civile. Anche la capitale apre un albo per registrare l’accoglienza a Roma.
L’artista da 26 dischi d’oro ha commentato così la guerra in Ucraina: “Quel che è certo è che non mi aspettavo per niente un atteggiamento e un’azione del genere di Putin, che sta commettendo uno dei suoi più grandi errori. E’ una lotta tra giganti quella a cui stiamo assistendo: sostanzialmente tra Nato, America e Russia”. Aggiunge: “Ho cantato per Putin, ma ora non mi piace più”.
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