Ucraina, Guidi: “Attacco in Donbass in corso con forze cecene, mirano a prendere Kiev”
Proviamo a leggere gli ultimi fatti salienti e drammatici della guerra in Ucraina con la lente di Marco Guidi, già inviato di guerra in Medio Oriente
La Russia, secondo Kiev, ha avviato l’offensiva finale con l’attacco nel Donbass. Proviamo a leggere gli ultimi fatti salienti e drammatici della guerra in Ucraina con la lente di Marco Guidi ex caporedattore de Il messaggero, inviato in zone di guerra ed esperto di Medioriente e geopolitica internazionale.
Attacco nel Donbass, l’intervista a Marco Guidi
Abbiamo tutti gli ingredienti per far esplodere la terza guerra mondiale ad essere ottimisti e la fine della stirpe umana, ad essere pessimisti.
La Torre di Babele in questo scenario apocalittico è poi quella del Web in cui la propaganda raggiunge il suo apice caotico, manipolatorio, una vera nebbia di guerra online.
“Fino al 2019 abbiamo vissuto nell’illusione di un benessere quasi definitivo ma nel giro di tre anni tutto è cambiato. A parte alcuni conflitti locali e la crisi in Medio Oriente credevamo di aver sconfitto la guerra, invece sono arrivati i tre cavalieri dell’Apocalisse cioè la peste, la guerra e la crisi climatica, tutti elementi funesti che portano con sé la quarta piaga, ossia la carestia.
Oggi i virologi seri non parlano del Covid né come un’influenza né come una pandemia gravissima, gli scienziati più responsabili hanno detto che non possiamo conoscere il destino di questo virus nella convivenza con l’uomo in quanto muta di continuo. Intanto sulla Pianura Padana sono arrivati 3 giorni di pioggia che non rimpolpano le falde e non riempiono i fiumi. La carestia viene con gli altri tre. Io sono una persona più che adulta e ho fatto le mie esperienze, mi dispiace per i giovani che erediteranno questo mondo così violento e forse davvero alla deriva”.
Le minacce di Karaganov
Il consigliere di Putin, Karaganov, ha detto che se l’Europa continua a fornire armi all’Ucraina, la Russia reagirà con attentati anche colpendo obiettivi in altre nazioni del continente. Quanto è attendibile questa minaccia?
“L’Europa per la prima volta ha fornito all’Ucraina armi importanti: artiglieria pesante, carri armati, sistemi missilistici sofisticati e droni kamikaze. L’Ucraina ha distrutto molti più carri armati dei soldati russi di quanto i soldati russi non ne abbiamo distrutti all’esercito ucraino.
Quindi questo fa allarmare la Russia; la definirei perciò una sparata non molto seria, ma del resto la guerra è innanzitutto propaganda”.
Furto di sostanze radioattive
Secondo fonti ucraine sono state rubate da Chernobyl 133 sostanze letali di cui si sono perse le tracce, la radioattività dell’area intorno al sito risulta 160 volte superiore alla norma.
“Non solo, gli ufficiali russi hanno fatto scavare trincee nella zona rossa senza protezioni, quei soldati moriranno entro un anno. La carneficina in corso colpisce anche i soldati dell’invasore Putin: in Bielorussia almeno 100 soldati russi ricoverati per radiazioni, anche loro moriranno entro pochi anni di malattia e cancro.
Il direttore della centrale ha affermato che sono starti costretti a furti di carburante per far funzionare le protezioni e il cosiddetto sarcofago che riduce gli effetti disastrosi del reattore più pericoloso, il numero 4”.
L’attacco in corso nel Donbass
Ansa questa mattina scrive che secondo fonti ucraine la Russia sta preparando l’attacco al Donbass. Ha anche scavato fosse comuni. La Russia ha posto la priorità nella conquista totale del Donbass, a est, parte del quale è controllato dal 2014 dai separatisti filo-russi.
“L’attacco al Donbass è già in corso, i russi hanno anticipato l’aggressione con il dittatore ceceno Ramzan Akhmatovič Kadyrov il quale ha affermato che le forze russe e cecene prenderanno anche Kiev.
Questo anche perché Putin ha dichiarato che il 9 maggio vuole dichiarare la vittoria della guerra -cioè come dice lui- la liberazione del Donbass e per arrivare a questo deve avere qualcosa in mano. Finora non ha nulla in mano. Ha ottenuto intanto l’allargamento delle due repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk che ha riconosciuto prima di attaccare”.
Fermare la guerra inviando armi?
Siamo sicuri che l’unico modo per avere la pace sia armare l’Ucraina? Prima di essere un problema politico e strategico è un dilemma filosofico. L’Europa non sembra, oltre la retorica pacifista, davvero impegnata in una de-escalation del conflitto. Questa è una guerra che l’Italia pagherà molto cara.
Come possiamo invocare la pace mentre mandiamo armi per procura della Nato?
“Purtroppo l’unico modo per fare la pace è armare l’Ucraina, altrimenti oltre ad essere distrutta e a perdere civili sarà occupata e così avremmo la pace del cimitero, la pace fittizia e mortifera dell’occupazione. Certo l’Ucraina è stata aggredita anche a causa di gravi errori occidentali; bisognava spiegare in modo trasparente che sarebbe entrata nella Nato tra forse 15 anni. Tuttavia Putin ha un problema comune a tutti i dittatori, è incapace di vedere con lucidità lo stato d’animo del proprio popolo: la Francia borbonica nel 1821 occupò l’Algeria con un pretesto banale ma i francesi non furono patriottici come ci si aspettava e i borboni caddero.
Questo esempio è emblematico come lo è quello dell’Argentina che occupò le Malvine nella guerra delle Falkland del 1982: gli inglesi in due giorni li spazzarono via. Putin ha pensato di sollecitare l’immenso patriottismo del popolo russo ma questa sua previsione ha fallito. La sua ultima grande occasione è occupare il Donbass e l’area della costa del Mar Nero”.