Udinese-Lazio, match a reti bianche al Dacia Arena
La Lazio di Pioli non riesce a sfruttare la superiorità numerica per quasi tutto il secondo tempo ed esce dal Dacia Arena con solo un punto
È appena arrivato il triplice fischio della ventiduesima giornata di campionato fra Udinese e Lazio. Nella bellissima cornice del nuovo stadio Dacia di Udine la squadra di Pioli si presenta, reduce dalla vittoria con il Chievo che ha rafforzato la striscia di sei risultati utili consecutivi, consentendo ai biancocelesti di risalire la classifica anche se, attualmente, la zona Europa rimane distante 7 punti. I padroni di casa, invece, arrivano al match con molte più difficoltà: 3 sconfitte consecutive nelle ultime 3 gare e 15° posto in classifica con un margine non troppo rassicurante dalla “zona rossa”, solo 5 punti.
La partita inizia con una tegola per Pioli che già al 7’ deve giocarsi il primo cambio: Bisevac, infatti, lascia il campo con qualche problema muscolare e viene sostituito da Mauricio. Nei primi minuti, i padroni di casa sembrano più in palla degli avversari e cercano di sfruttare la velocità sulle fasce mettendo palloni in mezzo che possono far male alla retroguardia biancoceleste. La prima occasione arriva all’11’ minuto quando Badu scappa a Hoedt e calcia un siluro verso la porta difesa da Berisha, ma il pallone esce a lato grazie alla deviazione di un difensore laziale. Dopo un quarto d’ora trascorso a carburare, i motori biancocelesti si accendono e le Aquile iniziano a macinare gioco tenendo il pallone soprattutto a centrocampo e cercando lo spunto giusto per sbloccare il punteggio. Lazio molto ordinata in campo che rimane corta e stringe gli spazi tra le linee concedendo all’Udinese solo la possibilità di affidarsi ai lanci lunghi per innescare la velocità di Zapata. Trema la squadra di Pioli quando l’arbitro tentenna nell’annullare un gol a Kuzmanovic che appoggia in rete su un passaggio di Badu il quale però aveva ricevuto in fuorigioco il pallone. Dopo il gol annullato si accende la partita che diventa molto nervosa con diverse scintille in campo che fanno fioccare i cartellini dal taschino del direttore di gara Celi. Al 37’ la Lazio ha l’occasione per passare in vantaggio con Candreva che prova la conclusione in diagonale, Karnezis respinge e Djordjevic si fa anticipare da pochi metri prima di ribattere a rete. A due minuti dal termine, l’Udinese rimane in inferiorità numerica a causa del secondo giallo rimediato da Danilo in 10 minuti per un fallo su Djordjevic. Nello scontro l’attaccante serbo rimane a terra e Pioli deve effettuare il secondo cambio forzato, mandando in campo Matri. Quando mancano pochi secondi all’intervallo, su un batti ribatti in area, la palla termine sui piedi di Konko che calcia al volo, il pallone termina a pochi centimetri alto sopra la traversa. Al duplice fischio si rientra negli spogliatoi sul punteggio di 0-0 con pochissime emozioni in termini di azioni offensive, ma con due squadre con i nervi molto tesi.
Nel secondo tempo, come nella seconda frazione della scorsa giornata contro il Chievo, la Lazio vuole sfruttare la superiorità numerica e portare a casa i tre punti. Nei primi minuti, infatti, la squadra di Pioli alza il baricentro e spinge sulle corsie esterne allargando la giocata a tutto campo. Udinese in difficoltà, ma che riesce sempre a chiudere le offensive delle Aquile. A dieci minuti dall’inizio, Celi e l’assistente Manganelli annullano la seconda rete della partita, questa volta a Matri che era al di là della linea difensiva, quando di testa mette in rete su un cross di Basta. Dopo quasi mezz’ora di gioco la Lazio continua a tenere in mano il gioco, ma non trova mai la via del gol con i padroni di casa chiusi a riccio che non concedono spazi e fermano sempre in tempo la manovra avversaria. A 15 dal termine, Pioli prova il tutto per tutto e manda in campo Klose al posto di Parolo per l’assalto finale, passando ad 4-2-3-1 molto più offensivo. Al 82’ Konko ha l’occasione per spezzare l’equilibrio, colpendo di testa da posizione ravvicinata, ma il francese non inquadra lo specchio e mette fuori il pallone. All’85’ Matri viene spedito anzitempo negli spogliatoi, dopo aver protestato vistosamente con il guardalinee, parità numerica ristabilita. La partita s’infiamma e nel finale il direttore di gara espelle i due team manager delle società, per un battibecco a bordo campo. Fischio finale che arriva dopo 4 minuti di recupero, la Lazio non sfrutta la superiorità numerica per più di 40 minuti e si schianta contro il muro dell’Udinese portando a casa solo un punto che serve poco in termini di classifica. I padroni di casa, invece, tornano a far punti dopo tre partite a secco.