Ultim’ora: anche nel Lazio dal prossimo weekend coprifuoco dalle 24 alle 5
I sindaci della regione Lazio hanno espresso unanimità di consenso alle proposte del vicepresidente Daniele Leodori
Daniele Leodori, vicepresidente della Giunta Regionale del Lazio, in collegamento con i sindaci della regione ha parlato della nuova ordinanza. Anche la regione Lazio adotterà un provvedimento già annunciato dalla regione Lombardia e in corso di attuazione in altre regioni sul cosiddetto coprifuoco dalle 24 alle 5 del mattino. Dal prossimo weekend quindi nella fascia oraria notturna 24 – 05 ci si potrà muovere solo con autocertificazione e comunque in caso di necessità. Per lavoro, salute o altra urgenza.
Scuola. Ci saranno provvedimenti anche nelle scuole, istituti superiori e Università per l’adozione di insegnamenti a distanza.
Sanità. Salgono a 500 i posti di terapia intensiva e 2.500 i posti letto ospedalieri assegnati ai ricoverati per Covid. Entro 15 giorni saranno riaperti gli ospedali Covid che avevano dismesso il servizio. L’ospedale di Palestrina, già Covid, dal 1 novembre riprenderà la sua attività sul fronte Covid-19.
I sindaci hanno espresso l’unanimità di consenso alle proposte del vicepresidente Daniele Leodori.
Ecco i principali provvedimenti in sintesi che la Regione Lazio adotterà:
- Coprifuoco dalle 24 alle 5 di mattina. L’orario serve a quelle attività che fanno servizio al tavolo per non danneggiarle e limitare al massimo quegli assembramenti che tanto hanno preoccupato nelle ultime settimane. Questo provvedimento partirà probabilmente da venerdì sera;
- Didattica a distanza nelle scuole superiori e nelle università. Dopo una conferenza con i rettori delle università del Lazio. DAD al 75% per le università garantendo il 25% in presenza con autonomia organizzativa da parte delle università. Scuole superiori al 50% in DAD, con autonomia organizzativa. Questo provvedimento partirà da lunedì;
- Non interverremo con chiusura di esercizi commerciali nel fine settimana, questa è una misura che vorremmo porre in essere per singoli casi specifici, anche qui per non gravare sulle attività commerciali.
- Individuazione di strutture interamente dedicate ai positivi da COVID-19 così da portare il numero dei posti letto dedicati a 2600 di cui 530 tra terapie intensive e subintensive.
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