Ultraleggero cade e prende fuoco presso Nettuno, due ragazzi morti carbonizzati
Ancora un incidente nei cieli alle porte di Roma. Ancora un ultraleggero caduto. Questa volta entrambi i passeggeri sono deceduti
E’ il secondo ultraleggero che cade in una settimana nel Lazio.
Gli ultraleggeri sono i velivoli classificati come appartenenti al VDS (Volo da Diporto o Sportivo). Sono aeromobili con limiti di peso regolamentati, inferiori a quelli facenti parte dell’ aviazione generale.
Ultraleggero cade tra Nettuno e Latina
Un ultraleggero è caduto presso la scuola di volo Crazy Flay nell’aviosuperficie Le Grugnole a Nettuno. E’ accaduto questa mattina intorno le 10.40.
A bordo c’erano due persone che hanno perso la vita nell’incidente.
Il velivolo si è schiantato nei pressi di via Avezzano, incendiandosi poco prima aver toccato terra. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, con cinque mezzi, i Carabinieri di Anzio e Nettuno, e gli agenti della Polizia di Stato della Questura di Latina.
I corpi dei due passeggeri sono stati trovati carbonizzati. Si indaga sulle cause che hanno provocato l’incidente mortale. Il velivolo, un aereo privato, è stato posto sotto sequestro per le verifiche del caso.
Due promesse del nuoto, i ragazzi deceduti
A bordo del velivolo precipitato vi erano due ragazzi, le due vittime, uno di Roma, 27enne universitario a Tor Vergata – riporta “Il Corriere della Sera” – e un 22enne di Castrocaro Terme (Fo).
Erano due promesse del nuoto, i ragazzi deceduti nell’incidente aereo. Fabio Lombini, 22enne di Forlì e il 23enne Giole Rosetti di Roma.
Prima di schiantarsi a terra, stando almeno ad alcune testimonianze, l’aereo si è incendiato, forse in seguito a un problema al motore. Ma le indagini sono appena cominciate, sia da parte dei carabinieri sia degli ispettori dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo.
A bordo, come detto, c’erano due giovani i cui corpi sono stati trovati carbonizzati dai pompieri. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con cinque squadre insieme con i militari della compagnia dell’Arma di Anzio.
Due ultraleggeri caduti in una settimana
Sono passati sei giorni da un altro incidente aereo, dalla caduta di un aereo biposto nel fiume Tevere durante una esercitazione di volo. Era appena decollato dall’aeroporto dell’Urbe l’aereo biposto precipitato e inabissatosi nel Tevere, a Roma.
Nell’incidente un passeggero allievo, Daniele Papa di 22 anni, morì annegato dopo essere rimasto incastrato all’interno della carlinga. Mentre il membro istruttore dell’equipaggio si salvò tuffandosi dalla cabina del velivolo. Venne recuperato vivo e trasportato da un elicottero del 118 in codice rosso. Sul caso la procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo.
L’ANSV indaga sui due incidenti aerei
L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un’inchiesta sull’incidente di oggi. L’Istituzione ha anche inviato un proprio investigatore sul luogo dello schianto. L’ Ansv, che è una agenzia governativa, ha il compito di svolgere, a fini di prevenzione, le inchieste di sicurezza.
Inchieste precedentemente denominate “inchieste tecniche”, relative a incidenti e inconvenienti occorsi ad aeromobili dell’aviazione civile, emanando, se necessario, le opportune raccomandazioni di sicurezza.
Lo scopo delle inchieste in questione è di identificare le cause degli eventi, al fine di evitarne il ripetersi. Le inchieste di sicurezza hanno quindi unicamente finalità di prevenzione.