Appuntamento speciale per la Festa del Papà con la nostra rubrica enogastronomica. Con l’occasione vi porto nella mia Tivoli dove, dal lontanissimo 1895, il 19 marzo si svolge la tradizionale Fiera di San Giuseppe.
Nasce come fiera delle merci e del bestiame al fine di rilanciare l’economia tiburtina attirando migliaia di visitatori da tutto il Lazio. Negli anni ha, ovviamente, subito diverse modifiche sia nel luogo di svolgimento che nelle caratteristiche stesse della fiera ma solo in due occasioni fu sospesa: durante la Seconda Guerra Mondiale fino al 1949 e, più recentemente, nel 2020 e 2021 a causa del Covid.
Ancora oggi attira migliaia di visitatori che invadono il Centro storico della cittadina provenienti dai paesi limitrofi e non solo, anche i turisti vengono rapiti da questa festa; le scuole rimangono chiuse così come gli uffici comunali mentre le attività commerciali ne approfittano per rimanere aperti tutto il giorno senza sosta. Per un giorno Tivoli si ferma per festeggiare San Giuseppe e tutti i papà.
Oggi si svolge lungo le vie e vicoli del Centro Storico e possiamo trovare prodotti artigianali vari, piante e fiori, animali come pesci rossi, pulcini, uccellini vari ed ovviamente non possono mancare i prodotti gastronomici sia locali che di altre regioni. In questo caso il prodotto gastronomico d’eccellenza simbolo della Festa del Papà è il Bignè di San Giuseppe.
Pasticcerie, bar e ristoranti allestiscono dei banchetti all’esterno dei loro locali dove fanno bella vista quantità esagerate di Bignè di San Giuseppe rigorosamente fritti, almeno il 19 marzo i fans delle diete e del cibo salutare dovranno mettersi l’anima in pace! Ma ora scopriamo qualcosa in più di queste dolcissime bontà.
Il Bignè di San Giuseppe ha origini antichissime ed è legato al Santo da sempre celebrato dal popolo romano con grandi feste. La festa cristiana si fonde con una tradizione della Roma antica, i Liberalia: il 17 marzo, i giovani di 16 anni, dopo una cerimonia, venivano reputati uomini e quindi pronti a mettere su famiglia e a procreare. In segno di devozione si offrivano in dono alla divinità pani e dolci di farina di grano fritti nell’olio. Con l’avvento del Cristianesimo si scelse il 19 marzo come festività dedicata al padre putativo di Gesù, protettore di falegnami e poveri.
Da allora, si onorò il Santo con riti, processioni e grandi festeggiamenti; le strade si riempivano di banchetti che vendevano frittelle e bignè, da qui l’appellativo di “frittellaro” per San Giuseppe. Come abbiamo visto, ancora oggi questa tradizione viene mantenuta ed il bignè è diventato il dolce simbolo della Festa del Papà.
Ingredienti per 12 bignè
Per il bignè:
250 ml acqua
150 gr farina
100 gr burro
5 uova
5 gr sale
7 gr zucchero
Per la crema pasticcera:
400 ml latte
100 ml panna per dolci
6 tuorli d’uovo
150 gr zucchero
20 gr farina 00
20 gr amido di mais
1 bacca di vaniglia o scorza di limone
Procedimento
Portare a bollore l’acqua in una casseruola insieme al burro, il sale e lo zucchero. Appena il burro è completamente sciolto e l’acqua inizia a bollire unire la farina tutta in un colpo fuori dal fuoco. Mescolare energicamente qualche secondo e rimettere sul fuoco. Lavorare il composto pochi minuti, fin quando non diventa liscio ed omogeneo e si stacca facilmente dalle pareti. Togliere dal fuoco e far intiepidire. Unire le uova una alla volta fino a che si assorbono al composto. L’impasto dovrà essere cremoso e compatto.
Con l’aiuto di una sac a poche a bocchetta larga formare i bignè su dei quadrati di carta da forno. Scaldare l’olio di semi in una pentola capiente, servirà almeno 1 lt di olio, e immergere i bignè (pochi alla volta) con tutta la carta (si staccherà da sola). L’olio non deve essere troppo caldo, non deve superare i 160°, perché i bignè devono avere una cottura lunga per avere il tempo di gonfiarsi.
Montare i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto liscio e spumoso. Aggiungiamo la farina e l’amido setacciati e mescoliamo delicatamente. Nel frattempo, mettiamo il latte e la panna a scaldare con le scorse di limone (o la polpa di vaniglia). Quando il latte sta per bollire (si forma una patina in superficie) uniamo il composto di uova senza girare.
Appena il latte bollirà verrà in superficie intorno al composto di uovo, a questo punto iniziamo a girare con una frusta. Dopo pochi secondi spengiamo il fuoco e continuiamo a girare finché la crema si addensi. Versiamo la crema in una pirofila e copriamo con la pellicola a contatto. Far raffreddare. Con l’aiuto di una sac a poche riempiamo i nostri bignè con la crema pasticcera e cospargiamo con zucchero a velo.
Buon appetito e buona Festa del Papà!
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