Un caso di scabbia a Latina
Tutte le misure preventive della Asl
L'ospedale Santa Maria Goretti di Latina è stato vittima di un contagio di scabbia norvegese.
La malattia è stata riscontrata nei giorni scorsi in una paziente, ora sottoposta a cure di cortisone; nel reparto dove la signora era ricoverata sono state chiuse tre stanze.
"La diagnosi e' stata effettuata su una signora affetta da un'altra patologia importante, che talvolta si presenta con eruzioni cutanee. Ma i nostri clinici sono stati molto bravi e hanno collegato questo fatto con l'acaro della scabbia. Ora sono partite le verifiche sul personale sanitario, poche unita', che e' stato a contatto con la signora", questa la dichiarazione del direttore sanitario della Asl di Latina Ennio Cassetta all'AdnKronos Salute.
La scabbia norvegese e' una patologia contagiosa della pelle, spesso associata alla immunosoppressione, che si manifesta a causa di un elevato numero di acari presenti sulla pelle del malato che possono disperdersi nell'ambiente circostante. L'infezione, legata al parassita acaroSarcoptes scabiei, può verificarsi tra esseri umani e animali provocando un prurito allergico.
La malattia può essere trasmessa da oggetti, ma più spesso il contagio si verifica in seguito al contatto diretto pelle-pelle, con un'incubazione che va dalle 4 alle 6 settimane.
E' panico fra gli abitanti di Latina, ma la Asl comunica che sono state messe in atto "tutte le misure preventive al fine di circoscrivere il fenomeno, cercando di evitare il più possibile la diffusione della malattia fra i pazienti, i loro parenti e il personale. Sono già pronte le pomate, prodotte dalla farmacia interna, da usare in maniera preventiva contro questo tipo di scabbia, che pero' ha un'incubazione di 4-6 settimane", precisa il direttore Cassetta. "Ma siamo pronti a dare ogni tipo di assistenza".