Un giovane studente di biologia allestisce una serra di marijuana
Il giovane, studente di biologia e particolarmente appassionato di botanica, aveva allestito in cantina una vera e propria serra
Una “grow box”, in pratica una sorta di armadio pensato per ospitare piante che necessitano di un ambiente controllato per la crescita, lampade di riscaldamento a led, temporizzatori e dispositivi per il controllo di temperatura e luminosità.
Il giovane, studente di biologia e particolarmente appassionato di botanica, aveva allestito in cantina una vera e propria serra, senza lasciare nulla al caso. Ad aiutarlo, come accertato dagli investigatori della Polizia di Stato del Commissariato Primavalle, era proprio il padre, finito anch’egli in manette. A far insospettire gli agenti è stato il continuo viavai di giovani presso l’abitazione, che iniziava già dalle prime ore della mattina.
Sono iniziati i servizi di appostamento, resi particolarmente difficili dall’ubicazione dell’appartamento, situato in un agglomerato di case popolari densamente popolato.
Il servizio è andato avanti fino a ieri mattinata, quando gli agenti del Commissariato, diretto dal dott. Pietro Tortora, hanno deciso di fare irruzione nell’abitazione. Dopo un primo momento in cui hanno provato a negare, alla fine i due hanno ammesso le loro responsabilità accompagnando i poliziotti nel sottoscala e fornendo loro le chiavi per l’apertura della porta della cantina.
All’interno, oltre alla “grow box” che conteneva 15 vasi con piante di marijuana in avanzato stato di crescita, vi erano sacchi di terriccio, forbici e tutto il necessario per la potatura delle piante. In altri quattro vasi vi erano solo le radici delle piante, evidentemente già recise. All’esterno confezioni di fertilizzante ed una rete in tela a più scomparti per l’essiccamento.
La perquisizione è stata quindi estesa anche all’abitazione, sul terrazzo della quale vi erano altre 5 piante di marijuana, varie piantine appena sbocciate, e numerosi semi. Inoltre, in casa sono state trovate alcune buste contenenti circa 200 grammi di “erba” essiccata, oltre ad una agendina con riportate scrupolosamente le date delle varie fasi della coltivazione, dalla semina alla crescita, al raccolto. I due, al termine, sono stati arrestati. Dovranno rispondere di produzione di sostanze stupefacenti al fine di spaccio.