C’è un pezzo della provincia di Latina tra i massimi esperti in materia di finanza legata all’energia sostenibile e rinnovabile in Italia. Antonio De Tata, classe 1977, è stato infatti designato come membro di uno degli organismi di punta del settore che fa capo al Ministero Dell’Ambiente. De Tata, cittadino di Formia, è stato infatti scelto per far parte dell’organismo di massimi esperti in materia, chiamato a decidere nell’ambito delle consulenze chieste dal Ministero stesso in fatto di attività dirette di politica energetica, con particolare riferimento alle rinnovabili. In particolare, Antonio De Tata è stato chiamato a ricoprire il ruolo di responsabile nazionale “finanza” dell’Osservatorio Nazionale Ambiente ed Energia, organismo formato da un gruppo di super-esperti in materia chiamati a dare il proprio contributo, ognuno in base alle esperienze specialistiche del proprio cammino professionale.
“Sono estremamente onorato di poter far parte di questo ‘panel’ di esperti e di poter rappresentare in qualche modo la terra pontina ai vertici di un organismo del genere” ha dichiarato Antonio De Tata poco dopo l’incarico ricevuto. De Tata infatti, nonostante la giovane età, può vantare già un curriculum di tutto rispetto: laureato in Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli ha da subito seguito percorsi formativi e professionali in ambito di alta
finanza, facendo esperienza a livello internazionale con i più grandi gruppi di investimento. Per quest’ultimi, ha gestito importanti operazioni volte a finanziare grandi progetti in tema di produzione di energie da fonti rinnovabili in tutta Europa, con particolare interesse verso quelle fonti che possono aiutare anche ad incidere sull’inquinamento, come l’uso di bio-masse, fonti naturali, eccetera.
“Farò di tutto – ha precisato il giovane formiano – per portare la mia professionalità e le mie esperienze estere al servizio delle politiche di produzione di energia da fonti rinnovabili in Italia.
In fondo, il nostro paese è il più importante fornitore di know-how e tecnologia in materia, ed è un peccato vedere queste metodologie sfruttate in gran parte dai paesi esteri rispetto all’Italia”.
Ma c’è di più. De Tata sta già pensando a come aiutare il suo territorio tramite la sua presenza nell’Osservatorio. “Ho in mente già una serie di progetti effettivi –conferma De Tata- con cui cominciare a sfruttare le fonti rinnovabili come le bio-masse prive di combustione ad esempio, direttamente sul territorio della provincia di Latina, attraverso una serie di iniziative dirette ad utilizzare ciò che attualmente viene disperso per trasformarlo in energia pulita. Un percorso concreto, che potrebbe risolvere non pochi problemi alle comunità a costi bassissimi, se non nulli, rispetto a quanto viene impiegato ora nei bilanci pubblici.
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