Usura e spaccio durante il lockdown, 3 arresti ai Castelli Romani
I malviventi approfittavano delle difficoltà dei negozianti e commercianti durante il lockdown, arrestati per usura
Usura e spaccio durante il lockdown. Ad Ariccia, Albano Laziale, Marino e Nemi, i Carabinieri della Compagnia di Velletri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di tre persone.
L’ordinanza emessa dal G.i.p. presso il Tribunale di Velletri, su richiesta di quella Procura della Repubblica, per i reati di usura e spaccio di sostanza stupefacente.
L’indagine è stata condotta dai Carabinieri della Stazione di Ariccia, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Velletri.
Essa si ricollega ad analoghe attività investigative sviluppate in passato, che avevano già consentito di evidenziare le responsabilità di alcuni degli odierni indagati e di altri soggetti ad essi vicini per analoghe condotte delittuose.
Usura e spaccio durante il lockdown
L’attività ha portato alla luce un sodalizio criminale dedito alla commissione del reato di usura. Il sodalizio era in grado di somministrare prestiti ad elevati tassi di interesse in favore di vari commercianti residenti nell’area dei Castelli Romani.
I Carabinieri hanno ricostruito l’organizzazione gerarchica e la precisa ripartizione di ruoli e funzioni tra i vari membri (procacciatore di clienti e intermediari) e hanno identificato numerose vittime.
I Carabinieri hanno anche scoperto l’attività di spaccio di stupefacenti di uno degli indagati e denunciato ulteriori tre complici.
Oltre all’ordinanza di custodia cautelare, i militari dell’Arma hanno anche eseguito decreti di sequestro preventivo per beni del valore complessivo di 85.300 euro.
Gli agenti hanno condotto in carcere uno dei destinatari del provvedimento, mentre gli altri due sono agli arresti domiciliari.