Vaccinazione Covid obbligatoria: quali misure per gli studi odontoiatrici?
Gli studi odontoiatrici hanno garantito da subito l’applicazione delle misure di contenimento del Covid-19 per limitarne la diffusione
Secondo le recenti disposizioni del governo in materia di contrasto al Covid-19, sussiste l’obbligo di vaccinazione per tutti gli operatori sanitari. Questo significa che sono inclusi, seguendo il Decreto Legge, i lavoratori e i professionisti di ospedali pubblici e privati, studi medici e farmacie.
La misura è presa per garantire la sicurezza e la tutela di medici e pazienti. Ponendo questi nella condizione di proteggersi dalla diffusione del virus.
Viene, inoltre, introdotta una misura di sanzioni per chi rifiuta la vaccinazione. Pur facendo parte delle categorie per cui è presente l’obbligo.
Tutti coloro che, lavorando nella sanità, rifiutano di essere vaccinate, possono incorrere in sanzioni che prevedono anche la sospensione dello stipendio o del lavoro. Oppure procedendo ad una modifica dell’incarico garantendo una mansione differente, che non prevede l’esposizione al rischio contagio.
Farmacisti, medici, veterinari, ma anche biologi, chimici, infermieri, psicologi, ostetrici, sono inclusi nelle categorie obbligate a ricevere il vaccino.
Tra questi sono anche inclusi gli odontoiatri e gli igienisti dentali, mentre al momento risultano esclusi invece ottici e odontotecnici.
La situazione vaccinazione per gli studi odontoiatrici del Lazio
Per quanto riguarda la regione Lazio, possiamo dire che i ritardi non sono stati pochi nell’applicazione delle norme vigenti. Risulta che molti odontoiatri non sono stati ancora chiamati per procedere all’iscrizione alle liste dei sanitari obbligati alla vaccinazione.
L’Associazione Italiana Odontoiatri di Roma, valutando che la categoria è particolarmente esposta al rischio di contagio, ha voluto fare chiarezza sulla situazione vaccinazioni. Chiarezza relativa ai sanitari che dovranno procedere obbligatoriamente alla vaccinazione. La Regione non ha ancora contattato molti odontoiatri che ancora aspettano risposte.
In molti casi, non solo nella regione Lazio, ci sono ancora incertezze sulla destinazione obbligatoria del vaccino, per cui molti comuni hanno avuto dei rallentamenti.
A questo proposito, con l’auspicio di poter procedere presto alla vaccinazione di tutti gli odontoiatri e gli igienisti dentali, la Dr.ssa Paola Falchetti, titolare dello Studio Dentistico Falchetti di Roma San Giovanni, conferma la volontà di procedere con l’organizzazione alle vaccinazioni destinate anche al settore odontoiatrico, facendo riferimento al proprio studio, coinvolto come gli altri nella vaccinazione obbligatoria:
“Negli scorsi giorni abbiamo ricevuto una mail da parte dell’Ordine dei Medici, che afferma che in tempi rapidi verrà organizzata la vaccinazione per tutti gli studi odontoiatrici, con relativo staff. Personalmente ho ricevuto la mia dose di vaccino in questi giorni, contiamo che venga completato l’iter per tutti in tempi brevi”.
Sicurezza per i pazienti: come si sono organizzati gli studi odontoiatrici
E’ importante sottolineare che non solo i medici odontoiatri saranno sottoposti a vaccinazione obbligatoria, ma anche tutto lo staff degli studi, poiché rientrano nella fattispecie. Non è perso il tempo volto ad organizzare le vaccinazioni, gli studi si stanno già muovendo in questo senso per garantire la completa sicurezza di operatori sanitari e pazienti.
Come molte strutture sanitarie pubbliche e private, anche gli studi odontoiatrici si sono organizzati, fin dallo scoppio della pandemia, al fine di garantire la massima sicurezza. Negli ambienti adibiti ad accogliere i pazienti, nelle sale di attesa, e nelle aree comuni degli studi.
Il settore non sta vivendo un periodo semplice, c’è chi ha deciso di posticipare o annullare le visite proprio a causa della situazione legata alla pandemia e alla diffusione del virus.
Eppure gli studi hanno garantito da subito l’applicazione delle misure di contenimento del Covid-19 per limitarne la diffusione.
Tra le disposizioni prese dal 2020 per limitare il contagio e rendere sicuri gli spazi, sono stati rispettati in larga misura i protocolli igienico-sanitari. Protocolli validi per tutti i pazienti ed il personale medico-assistenziale, tramite la sterilizzazione degli strumenti utilizzati dai medici, una pulizia continuativa degli ambienti, e la presenza di dispositivi di protezione individuale (come camici monouso, mascherine FFP2 e guanti in lattice o nitrile, oltre ad ulteriori dispositivi come occhiali protettivi e schermi facciali).