Categorie: Cronaca

Vaccini, Burioni: L’ignoranza impedisce a bambino di tornare a scuola

"L'ignoranza e l'egoismo dei soliti non solo impedisce a un bambino che ha combattuto e vinto la leucemia di riprendere la propria vita, ma ci fa anche fare figuracce inimmaginabili di fronte al mondo. Non dobbiamo consentire a questi cavernicoli di farci del male". Lo scrive su Facebook il medico Roberto Burioni, sul caso del bambino di 8 anni che non può tornare a scuola perché nella sua classe sono presenti cinque bambini che non sono stati vaccinati.
Burioni riprende anche un suo vecchio tweet in cui dice: "Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana. Ma sull'universo non sono sicuro".

L'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato, ha affermato in una nota che "la Regione Lazio ha chiesto alla Asl Roma 2 di attivarsi presso la dirigenza scolastica dell'istituto di via Bobbio a Roma per verificare le condizioni di accesso a scuola in piena sicurezza per il bambino immunodepresso".

D'Amato fa riferimento alla vicenda, pubblicata dal 'Corriere della Sera', che vede protagonista un bambino di otto anni, che dopo una leucemia ha sviluppato una immunodepressione. Ma non può tornare a scuola perché nella sua classe, riporta ancora il quotidiano, ci sono cinque alunni non vaccinati, di cui "due figli di mamme che si dichiarano no vax".

Il bambino dopo la chemio non può essere sottoposto a vaccinazioni, hanno disposto i medici, per cui il contatto con una malattia potrebbe essergli fatale. I genitori hanno incontrato la preside e hanno diffidato la scuola, nel quartiere di San Giovanni di Roma; sempre stando al quotidiano i dati Asl segnalerebbero che il 30 per cento dei bambini di quell'istituto sarebbero non vaccinati.

"E' un fatto di civiltà – afferma ancora l'assessore D'Amato – Non possiamo accettare che il piccolo non possa frequentare regolarmente le lezioni con i suoi amici e con i suoi insegnanti perché non sussiste una situazione di sicurezza per la sua salute. La Asl Roma 2 attiverà tutte le procedure previste dalla legge in accordo con l'autorità scolastica per richiamare le famiglie dei bambini ancora non vaccinati e fornire loro tutte le informazioni necessarie in merito all'assoluta sicurezza dei vaccini.

Se persisterà una situazione che pregiudica il diritto ad accedere a scuola in piena sicurezza per la salute del bambino di 8 anni – conclude – scatteranno le sanzioni pecuniarie previste dalla normativa. Confidiamo nel buonsenso e ci auguriamo di non essere costretti a utilizzare tutti gli strumenti di legge".

Redazione

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