Vaccini, Costa: “In settimana l’obbligo per il personale sanitario”
Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha parlato di una possibilità che potrebbe diventare concreta: l’obbligo vaccinale per i sanitari
Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha toccato questa mattina diversi argomenti importanti per quanto riguarda l’Italia in un periodo in cui i contagi sono in crescita. Ha parlato di una possibilità, al momento non ancora concreta, di lockdown per i non vaccinati. “Non parlerei di lockdown per no vax. Ma se dovesse esserci un peggioramento credo che le chiusure e le restrizioni di attività non debbano esser pagate da chi si è vaccinato. Quindi, in quel caso, chi non è vaccinato dovrebbe poter continuare a lavorare. Ma credo che andare a ristorante, cinema e teatro siano opportunità che debbono essere limitate a chi si è vaccinato“. Parole che lasciano presagire ad un “modello Austria”.
“Obbligo terza dose per gli operatori sanitari”
Costa ha poi parlato anche dell’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari, ipotesi che potrebbe diventare realtà nel giro di qualche giorno. “Si parla, si ipotizza e credo sarà la scelta definitiva: obbligo di terza dose per tutti i cittadini per cui è previsto attualmente l’obbligo vaccinale. Sono scelte che verranno prese ragionevolmente già in questa settimana”. Il riferimento è ovviamente agli operatori sanitari, gli unici soggetti che attualmente hanno l’obbligo vaccinale.
L’appello dei rianimatori
Alla luce dell’aumento dei contagi che sta avvenendo in questo periodo il numero dei ricoverati in terapia intensiva potrebbe aumentare a dismisura. In questo senso va l’appello lanciato dai medici rianimatori verso coloro che non vogliono vaccinarsi: “A seguito del ricovero in terapia intensiva i pazienti Covid hanno una possibilità di decesso dal 30 al 75%. Dobbiamo evitare questi ricoveri. Il nostro appello è chiaro: chiediamo a tutti gli italiani di vaccinarsi e ai vaccinati da più di 6 mesi di fare la terza dose, e di attenersi all’uso delle mascherine e igiene delle mani”. A lanciare questo appello è stato Antonino Giarratano, presidente della Società Italiana Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva.