Valle del Sacco, preoccupazione per la situazione delle acque
Il consigliere provinciale Gianluca Quadrini esprime “preoccupazione per la nostra salute e per quella dei nostri figli”
Gianluca Quadrini, consigliere provinciale e presidente della XV Comunità Montana Valle del Liri, è tornato a parlare della situazione delle acque del fiume Sacco: “Lo studio Sentieri di carattere nazionale che focalizza l’attenzione su mortalità e incidenza di malattie oncologiche nei diversi SIN italiani, pubblicato dal Ministero della Salute insieme all’ISS istituto superiore di Sanità del 2011, ha incluso la Valle del Sacco come SIN evidenziando un incremento di tumori in particolare quello allo stomaco correlato con la presenza di industrie chimiche”.
“Purtroppo il SENTIERI per la Valle del Sacco – prosegue Quadrini – si è interrotto col primo studio, perché per un lungo periodo, tale territorio è stato declassato a SIR (cioè sito di interesse regionale), pertanto meritevole più di attenzione dal punto di vista sanitario. C’è anche, da sottolineare come il nostro territorio non sia dotato di un registro tumori, cosa che limita molto gli studi oncologici, a differenza della maggior parte dei SIN che, essendo territori pericolosi per la salute, necessitano di tali strumenti per un controllo adeguato della popolazione. Quello dell’inquinamento nella Valle del Sacco è un problema che riguarda tutta la provincia di Frosinone, poiché si estende a macchia di leopardo dal nord a sud del territorio e nessun paese ne è escluso. Da anni cittadini, sindaci, esponenti politici e comitati delle varie zone interessate premono affinché si cominci ad agire, ma da anni tutto continua a tacere. Oggi ci risiamo con l’ennesimo sfregio ai danni della salute di cittadini e ambiente. Il nostro spirito di rivalsa, il nostro amore per una terra bellissima la Ciociaria ma sfruttata e violentata, la preoccupazione per la nostra salute e per quella dei nostri figli, non può tacere e vanno accertati e perseguiti in termini di legge i responsabili dell’inquinamento ambientale”.
“È giunto il momento che la politica locale al di là degli steccati ideologici agisca concretamente in modo sinergico a livello provinciale, regionale e nazionale e faccia la propria parte nell’interesse del territorio”, conclude il consigliere provinciale.