Vallepietra, il sindaco De Santis: “Uniti per rilanciare l’economia di montagna”
Il sindaco di Vallepietra, Flavio De Santis ci comunica una novità molto interessante che lega alcune comunità delle Alte Terre Simbruine
Il sindaco di Vallepietra, Flavio De Santis ci comunica una novità molto interessante che lega alcune comunità delle Alte Terre Simbruine:
"E’ arrivato il momento di unire le forze per rilanciare le alte terre Simbruine, la scelta dei Comuni di Vallepietra, Filettino, Trevi nel Lazio, Jenne, Cervara, Camerata Nuova e Cappadocia di associarsi nasce da una reale esigenza di coesione, dove è l’insieme che propone una offerta di rilancio e di sviluppo. Oltre ad avere un ampia visione di intenti, l’associazione permetterà di presentare importanti progetti all’attenzione delle politiche comunitarie, dove già dal prossimo settennato, si potranno carpire importanti risorse riservate alla Green Economy, le Smart Villages, i fondi Horizon e non in ultimo le SNAI (Strategia Nazionale Aree Interne).
L’unione, che vede come capofila il Comune di Vallepietra, consentirà anche di poter essere più incisivi su argomenti che orbitano nelle alte terre e nei rapporti con l’ente Parco dei Monti Simbruini, dove nessuno più tirerà l’acqua al suo mulino ma, al contrario, incentrerà le forze su battaglie comuni, riscuotendo maggiore possibilità di successo. Siamo gente di montagna, è importante tornare a quadrare sulle nostre condizioni di vita e sul nostro stile di vita, che per quanto possa sembrare difficile e incomprensibile per chi vive in città, di fatto è una scelta legata all’attaccamento del territorio, che ci stimola ad una vita essenziale, concreta e piena di buoni propositi per il futuro.
Stiamo subendo un forte spopolamento, assistendo a forti trasformazioni nei processi demografici, con il continuo calo delle nascite e della parallela diminuzione della mortalità, il saldo naturale (differenza tra nascite e morti) è negativo da tanti anni. Questa è la maggiore esigenza che ha scaturito nei comuni la necessità di unirsi, per ricercare insieme più soluzioni che si pongano a contrasto di questo incessante esodo.
Fortunatamente il legislatore sta provvedendo ad emettere delle apposite leggi a tutela e salvaguardia dei comuni al di sotto dei 5.000 abitanti e le politiche comunitarie hanno ampliato il plafond delle future misure economiche dedicate. Oggi i Comuni hanno fatto una scelta intelligente, unire le forze a favore dell’intera comunità dei Monti Simbruini, ora speriamo che procedano a passo svelto e deciso per riprendersi il futuro, quel futuro che gli spetta e a cui non possono rinunciare".