Valmontone, abusi sessuali su una studentessa da parte di una docente
Abusi sessuali da parte di una professoressa su una sua studentessa: la docente l’avrebbe invitata e avvicinata fisicamente nella sua casa vacanze
Abusi sessuali da parte di un’insegnante. Sarebbe successo in un istituto superiore di Valmontone, dove, secondo il quotidiano “Il Tempo” si domenica 2 agosto, una docente di 63 anni avrebbe approfittato di una ragazzina, confusa sulla propria entità sessuale. I carabinieri hanno arrestato la donna con l’accusa di atti sessuali sulla minore. Il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Roma ha disposto gli arresti domiciliari. L’adolescente si sarebbe rivolta alla professoressa per confidarle le sue titubanze, paure rispetto all’approccio con l’altro sesso. La ragazzina avrebbe raccontato all’insegnante di non provare attrazione come accade alle sue coetanee.
La docente però, non avrebbe soltanto ascoltato la studentessa, cercando di darle consigli, ma sarebbe andata oltre, invitandola nella sua casa vacanze dove l’avrebbe avvicinata anche fisicamente. I genitori insospettiti da alcuni atteggiamenti della minore, hanno iniziato a farle domande, finché non è emerso il racconto dell’abuso subito.
Abusi sessuali da accertare
Una storia complessa e delicatissima nella quale occorre avere molta cautela e sensibilità nel definire le responsabilità. Una vicenda in cui devono collaborare psicologi, figure professionali esperte per stabilire la veridicità dei fatti e la loro attendibilità. Diversi episodi di cronaca recente hanno infatti gettato discredito su persone che poi si sono rivelate estranee alle violenze di cui sono state accusate.
Se non si procede con saggezza e tatto si rischia di infangare la reputazione di una persona e di una professoressa, e di minare la crescita di una giovane in una delle fasi più importanti e formative verso l’età adulta.