Valmontone, al via la Scuola di Formazione Socio-Politica

Manifestazione organizzata da molti giovani valmontonesi. All’interno la lista dei relatori e gli argomenti che verranno trattati

Sabato 5 e domenica 6 novembre al Palazzo Doria Pamphilj, stanza dell’Aria, si terranno due giornate di ‘Scuola di Formazione Socio-Politica’.

Da diversi giorni, anzi da diversi mesi, sul social facebook, vediamo circolare un post di colore giallo con il conto alla rovescia e incuriositi dalla cosa abbiamo contattato uno dei ragazzi che condivide tale post, Massimiliano Bellotti.

“Dopo le brutte esperienze avute con la politica dei grandi e in questo momento storico di allontanamento della politica dal cittadino ho contattato e mi sono confrontato con altri giovani ragazzi della mia città. Da questi colloqui è nata l'idea di far nascere la scuola di formazione socio-politica; molte persone entrano in politica senza aver fatto mai un’esperienza, senza avere le basi adatte. Più volte ho cercato di attivare questa manifestazione e parlando con altri ragazzi della mia città siamo riusciti ad attivarla. Iniziativa nata a prescindere dal colore politico, informare e formare un amministratore va sempre bene”.  

Chi sono gli altri ragazzi che fanno parte dell’organizzazione?

“Ho fatto un giro tra le diverse associazioni presenti sul territorio e attive, ma anche coinvolgendo persone che non si sono mai occupate di politica ma che hanno voluto aderire all’iniziativa. Ci sono io, Lucia Lucciola, Tommaso Carboni, Giorgia Bellotti, Francesco Cimino, Federica Petitto, Cristiana Carrozza, Christian Bieli, Alessio Colella e Alessandro Verelli”.

Come mai non avete dato un nome all’organizzazione?

“Non ci siamo dati un nome perché per il momento, essendo persone di colore politico diverso, non ci siamo voluti creare un’associazione e facciamo questa cosa in modo autonomo”.

Come funzionerà la manifestazione?

“L’evento è patrocinato dal Comune di Valmontone, dalla Regione Lazio e dall’Anci Lazio. Abbiamo inviato a partecipare i Sindaci e gli amministratori dei comuni limitrofi. Dopo i saluti istituzionali da parte di Alberto Latini, Fausto Servadio, Gabriele Cignitti e Daniele Leodori, inizierà il corso di formazione; nella giornata di sabato interverranno Gerardo Soricelli, Cristian D’Innocenzo e Gianluca Petrassi, nella giornata di domenica: Angelo Rossi, Gabriella Collacchi e Dario Cirrincione. I relatori tratteranno i diversi temi. I relatori non faranno una lezione universitaria. A noi interessa che gli interventi di ognuno servano per far assorbire politicamente parlando qualcosa in più al nostro pubblico”.  

Da chi sarà composto il vostro pubblico?

“Amministratori ma soprattutto noi stiamo lavorando affinché siano presenti i giovani che non hanno mai avuto un vero approccio alla politica ma sono interessati nel capire qualcosa in più di questo mondo. In questo momento storico se i giovani si avvicinassero la politica adulta ne beneficerebbe”.    

Di seguito pubblichiamo una bozza degli interventi che i vari relatori effettueranno.

Prof. Gerardo Soricelli, docente di Diritto Amministrativo Università “Niccolo Cusano”. La relazione avrà ad oggetto l'organizzazione amministrativa , con particolare riferimento alla disposizione interna degli uffici e degli organi. Tale dissertazione si concentrerà sugli atti più importanti di competenza degli organi comunali e dei dirigenti, come ad es. l'adozione di un P.R.G., da parte del Consiglio Comunale, data la peculiarità di tale atto, che consente un'ampia partecipazione dei cittadini nella definizione delle zonizzazioni. Saranno fatti, quindi, degli esempi in materia per far capire come vanno predisposti gli atti, con le adeguate motivazioni e le articolazioni di legge, proprio al fine di resistere, con maggior probabilità di successo, alle impugnazione degli stessi atti da parte dei cittadini al Tar.

Ing. Cristian D’innocenzo. La necessita' di essere il cambiamento: la gerarchia delle azioni nella gestione dei rifiuti. Ognuno di noi, quotidianamente, con più o meno consapevolezza, produce rifiuti. L'atavico rapporto tra l'Uomo, i propri scarti e l'ambiente che lo circonda, si perde nella notte dei tempi. Cosa rende, allora, labile l'attuale equilibrio tra le risorse utilizzate e gli scarti immessi nell'ecosistema? Come è possibile intervenire per cercare di ristabilire le condizioni minime di sostenibilità ambientale e conseguente sopravvivenza dell'Umanità? Un approccio sistemico basato sulla gerarchia delle azioni, così come indicata nella direttiva 2008/98/CE, potrebbe aiutare a fare chiarezza sulle complesse questioni della gestione dei rifiuti.

Dott. Gianluca Petrassi, dirigente Economico e Finanziario del Comune di Valmontone. La programmazione degli Enti locali deve fare i conti con le regole del pareggio di bilancio. Con la L. 243/12, infatti, sono state gettate le basi di un percorso orientato al raggiungimento del pareggio di bilancio negli Enti locali. Si considerano infatti, nell’equilibrio quando, sia nella fase di previsione che di rendiconto, gli Enti che registrano: A) un saldo non negativo, in termini di competenza e di cassa , tra le entrate finali e le spese finali; B) un saldo non negativo, in termini di competenza e di cassa, tra le entrate correnti e le spese correnti, incluse le quote di capitale delle rate di ammortamento dei prestiti. Uno dei primi equilibri da rispettare, oltre al pareggio complessivo, è dunque quello di parte corrente, che si raggiunge quando il saldo fra entrate e spese correnti è maggiore o uguale a zero. In altre parole, il bilancio rispetta questo equilibrio se le entrate dei primi tre titoli sono non inferiori alle spese del primo e quarto titolo, in cui è allocato il rimborso della quota capitale dei prestiti nello schema di bilancio armonizzato. L’equilibrio corrente di competenza, secondo quanto disciplinato nella versione originaria della legge 243/12, deve essere rispettato sia in fase previsionale (per cui il controllo deve essere effettuato sugli stanziamenti) sia in sede di rendiconto della gestione (in cui rilevano invece accertamenti e impegni). Stessa verifica deve essere effettuata sulle movimentazioni di cassa. Oltre all’equilibrio corrente, gli Enti dovrebbero poi raggiungere un saldo non negativo, sempre in termine di competenza e di cassa, tra le entrate finali e le spese finali. Concorrono a formare le entrate finali, oltre alle correnti, anche i proventi in conto capitale e le entrate per riduzione attività finanziarie. La spesa finale comprende invece le uscite correnti, quelle in conto capitale e gli oneri per incremento attività finanziarie. L’eventuale squilibrio in sede di rendiconto deve essere coperto entro il triennio successivo, mentre i saldi positivi possono essere destinati all’estinzione del debito o al finanziamento delle spese di investimento. 

Dott. Angelo Rossi, presidente CDA consorzio Castelli della Sapienza. Dal primo gennaio 2015 i comuni non capoluogo di provincia, per acquisti di forniture e servizi, e per i lavori pubblici dal primo luglio dello stesso anno, devono fare ricorso alla centrale unica di committenza. Si illustrerannogli obiettivi delle Centrali Uniche di Committenza e la ratio della norma, la loro evoluzione e le prospettive. Un riferimento particolare alla Cuc del Consorzio I Castelli della Sapienza, come esperienza positiva ed efficiente. 

Dott.Ssa Gabriella Collacchi. La politica delle relazioni e delle emozioni. La mia occupazione nella vita è quella di formatrice per le aziende. Aiuto gli imprenditori e i loro collaboratori a migliorare le relazioni, la comunicazione, l'approccio con gli altri. Nel mio intervento esporrò ai giovani e aspiranti politici e amministratori di domani come occuparsi realmente delle esigenze del prossimo. L'obiettivo è proprio quello di suggerire alcuni segreti per comunicare e arrivare al prossimo, ai cittadini, ad allacciare alleanze con gli amministratori di altri enti, per poter creare tutti insieme un Paese Italia migliore da vivere

Dott. Dario Cirrincione,  giornalista professionista SKY TG 24. A quasi 5 mesi dal voto l'effetto Brexit sta sviluppando un peso silente sul nostro Paese, sugli enti locali e su tutta l'Unione Europea. Non si può ignorare la crisi dell'Ue e il peggioramento della percezione della Unione da parte dei cittadini. Questi ultimi però devono potersi rendere conto del valore aggiunto che offre. Come si comportano i media in questo momento per dare giusto valore al lavoro delle istituzioni europee?

 

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