Valmontone, Consiglio Comunale: è scontro tra Maggioranza e Opposizione
Alberto Latini: “Il voto della minoranza diventa demagogico e strumentale. Maria Grazia Angelucci: “Valmontone è caduto nel Medioevo”
Si è tenuto ieri, martedì 10 luglio 2019, in seconda convocazione il Consiglio Comunale di Valmontone presso il Palazzo Doria Pamphilj, stanza dell’Aria. All’ordine del giorno i seguenti punti: Modifica e integrazione del Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2019/2021; Gestione associata dei Servizi Sociali degli ambiti territoriali dei Comuni appartenenti al Distretto Socio Sanitario RM 5-6. Approvazione Schema di Convenzione per la gestione associata dei Servizi Sociali ex art. 30 D.lgs 267/2000; Approvazione Regolamento sagre e manifestazioni; Delibera di Consiglio Comunale n. 42 del 18/09/2018 avente ad oggetto: “Intervento denominato Centro Commerciale Intersettoriale in Via della Pace” – Determinazioni.
Le dichiarazione del Sindaco Alberto Latini al termine del Consiglio Comunale
“Fare opposizione ci sta, fa parte della normale contrapposizione democratica e aiuta chi governa ad agire sempre nel modo migliore. Quando, però, il voto della minoranza diventa demagogico e strumentale, teso a impedire la crescita ed il miglioramento della nostra città, è evidente che qualcosa non funziona”. Lo ha dichiarato Alberto Latini, sindaco di Valmontone, a commento della votazione in Consiglio Comunale che ha visto la minoranza dire no alla “modifica e integrazione del programma triennale delle opere pubbliche 2019/2021”. “Un voto – ha precisato l’assessore ai lavori pubblici, Veronica Bernabei – fondamentale a porre le condizioni per realizzare tre opere importanti per Valmontone: la messa in sicurezza del rischio idrogeologico in località via Colle Sant’Upica (lotto I e lotto II) e il restauro di palazzo Doria Pamphilj, con la realizzazione di una sala adibita ad auditorium e annessi servizi. Opere che possono essere realizzate grazie al contributo del Ministero, le prime due, e con un finanziamento regionale (Palazzo Doria): si tratta di circa un milione e mezzo di euro (566 mila per Palazzo Doria Pamphilj) che possono essere erogati soltanto se le opere sono inserite nel piano triennale. Votare contro in Consiglio non significa fare un dispetto alla maggioranza, bensì alla città che sarebbe penalizzata dalla mancata realizzazione di questi interventi”.
“Per fortuna – ha sottolineato il sindaco Latini – la maggioranza è solida e la delibera è passata comunque, nonostante una presa di posizione motivata dal fatto, pretestuoso, che dal piano sono state eliminate alcune opere, messe lo scorso anno, per le quali non abbiamo ottenuto i finanziamenti richiesti. Finanziamenti che, vale la pena ricordarlo, vengono erogati in base al bilancio comunale, dando la precedenza ai comuni che hanno maggiori difficoltà. Nel nostro caso, lo scorso anno il bilancio era piuttosto positivo e, quindi, non siamo rientrati nelle graduatorie. Ciò non toglie che, con una buona progettazione e interventi importanti, dopo la modifica al programma triennale delle opere pubbliche abbiamo inserito questi nuovi progetti per cercare di ottenere i finanziamenti necessari a realizzarli. Anche se in termini numerici cambia poco, e il piano è stato approvato, credo che il voto contrario della minoranza è un segnale chiaro sul tipo di attenzione che hanno nei confronti del bene comune”. “In particolare il progetto di Colle Sant’Upica – ha puntualizzato l’assessore Bernabei – è un intervento fondamentale per la messa in sicurezza da rischio idrogeologico, attraverso la realizzazione di opere finalizzate ad eliminare il possibile scivolamento attraverso realizzazione di una paratia di pali, lungo la sede stradale, e la successiva realizzazione di un muro in cemento armato per contenere la sovrastruttura stradale. Si provvederà inoltre alla realizzazione di una cunetta alla francese, con lo scopo di raccogliere e regimentare le acque meteoriche, da convogliare nel fosso sottostante per evitare l’erosione della scarpata”.
Nello specifico verrà effettuato: scavo del fronte della carreggiata a valle, in modo da intervenire con una serie di pali del diametro di 60 cm e lunghezza di 600 cm; cordolo di fondazione e collegamento dei pali; muro di contenimento in calcestruzzo dello spessore 30 cm e altezza 250 cm; rinterro della parte di terreno tra la strada e il muro di nuova costruzione; nuovo manto stradale; installazione di barriera stradale in acciaio zincato.
Le dichiarazioni della Consigliera Comunale Maria Grazia Angelucci al termine del Consiglio Comunale
“Ormai il Consiglio Comunale a Valmontone si è trasformato in un luogo dove c’è poco a che fare con il linguaggio della politica: si sfiora il patetico, si riparte sempre dalle stesse premesse, ormai diventate ridicole, del passato che sembrano vincolare ogni attività amministrativa. Dopo sei anni Latini ci ripropone quello dei debiti del passato quando a noi sembra che questo atteggiamento voglia nascondere una incapacità amministrativa” ha dichiarato la dottoressa Angelucci a margine dell’assise consiliare. “Tra l’altro abbiamo il linguaggio aggressivo della cultura di chi dice che le elezioni le ha vinte e che quindi decidono loro quindi: se noi votiamo o non votiamo per loro è la stessa cosa. Non c’è proprio la cultura dell’istituzione del fatto che loro stanno amministrando la cosa pubblica. Non si rendono conto che noi, oltre a discutere i punti all’ordine del giorno, in Consiglio Comunale siamo rappresentanti del popolo e che quindi portiamo in assise le istanze che tutti i giorni ci vengono rappresentate dai cittadini”.
“Il presidente del Consiglio ogni volta dice che quando ci sarà lo streaming noi non saremo all’altezza della situazione. Forse dovrebbero fare un po’ di autocritica perché sono loro a non essere all’altezza. Poi quale streaming se sono sei anni che parlano della stessa cosa e non l’abbiamo mai vista realizzata – ha aggiunto Maria Grazia Angelucci – Così come un po’ tutto quello che riguarda la nostra città. Siamo passati da un’incapacità di portare avanti le grandi opere (ogni volta ci sono vincoli che impediscono di fare qualunque cosa, quindi inaugurazioni su inaugurazioni di cose mai finite) all’incapacità di portare avanti l’ordinaria amministrazione: abbiamo un paese proprio abbandonato a se stesso”.
In merito ai punti all’ordine del giorno: “Il piano triennale delle opere pubbliche: abbiamo visto sostituire i progetti del passato, che non sono stati finanziati, a questi con ipotesi di finanziamento di rifacimento della strada a Colle Sant’Upica. Finalmente l’amministrazione Latini si è resa conto, che oltre al Villaggio della Rinascita, esistono altri quartieri. Noi ovviamente tifiamo affinché il Comune sia in grado di ottenere questi finanziamenti. Quello che non gli entra in testa è che se un’opera pubblica viene portata a buon fine noi siamo contenti. Non possiamo basare il nostro consenso sull’inefficienza o sul malumore. Noi il nostro consenso lo dobbiamo catturare perché siamo portatori di un progetto nuovo. Loro tutto questo non lo prendono neanche in considerazione”.
“Per l’ennesima volta hanno portato in Consiglio una rimodellazione della Città della Musica (un progetto megagalattico che doveva rappresentare il centro culturale della nostra comunità dove la parte commerciale era soltanto di contorno) con un progetto che è stato trasformato di media grandezza. Ci hanno detto che questi atti li potrebbero approvare anche in Giunta senza passare per il Consiglio Comunale. Questo a dimostrazione dell’arroganza e del non rispetto dei ruoli. Per cui cosa dire: Valmontone è caduto nel Medioevo”.
*Foto di Roberto Benedetti
*Foto di archivio