La nuova Piazza della Repubblica è ora a disposizione dei valmontonesi e negli ultimi giorni i cittadini ne parlano diffusamente. E’ un fatto positivo. Il rifacimento della piazza è a suo modo una grande opera che ha avuto un inizio (quello dell’immagine in copertina) e una fine (il resto delle immagini dello splendido servizio di Claudio Pasquazi) con la consegna ufficiale ai cittadini.
E’ bella, è brutta, è meglio o peggio di quella di prima. Ognuno dice la sua ed è giusto che sia così. Certamente, è il caso di ripeterlo, è un punto a favore dell’amministrazione comunale, che ha pianificato un intervento infrastrutturale rilevante e lo ha portato a termine. C’è chi evita di sbagliare facendo nulla.
Detto questo, vale la pena, adesso che siamo prossimi alle elezioni amministrative, spendere due parole da comune cittadino, con il diritto di parlare anche a sproposito, su quello che è lecito aspettarsi da chi amministra una città con la reputazione di Valmontone. Perché a differenza del secolo scorso oggi Valmontone un nome ce l’ha e qualunque valmontonese si aspetta che le amministrazioni comunali che si susseguono puntino in alto.
Arrivano in città ogni anno, veicolati dall’outlet e dal parco giochi, milioni di visitatori. Un patrimonio straordinario per la città e i cittadini. Prima di tutto, il biglietto da visita, La città in ordine, pulita, illuminata, vitale, con attività commerciali attive e iniziative imprenditoriali che attraggano. Un patto tra amministrazione e cittadini per trovare il modo di crescere insieme. Con il potenziale a disposizione si può fare.
Dare maggiore identità al territorio. Dobbiamo crescere soprattutto nella scelta degli obiettivi. E quando l’amministrazione pubblica decide di riqualificare una strada, una piazza, un quartiere, una zona del nostro comune, quell’intervento deve essere curato nei dettagli e va fatto nel segno della reputazione della città e di una identità più forte che si deve costruire.
Piazza della Repubblica negli anni ’60 (Foto Archivio Pasquazi)
Un’identità che non è impossibile rafforzare avendo a disposizione Palazzo Doria Pamphilj, bellissimo, che svetta a rappresentare il meglio della città.
Riguardo alla nuova Piazza della Repubblica che viene inaugurata ci auguriamo diventi, grazie anche alle nuove sedute, un punto in cui si possa socializzare, fare comunità. Non è brutta ma certo non è un capolavoro e ci permettiamo di suggerire di intervenire velocemente per rimuovere le feritoie, pure malferme, da cui dovrebbe uscire un getto d’acqua.
Non vale la pena, a nostro avviso, mettere a rischio la stabilità di chi ci passa su, soprattutto dei più fragili, bambini e anziani per un gioco d’acqua che si presume sarà attivo solo sporadicamente. Una bella fontana, in travertino, con acqua potabile e magari con più di una cannella, quella sì che ci sarebbe piaciuta e molto.
Facciamo i nostri auguri a chi ha realizzato i lavori e proviamo a immaginare la nuova piazza con i bei portici animati da attività commerciali e da cittadini consapevoli di vivere in una città che si è guadagnata un nome rispettabile e che perciò merita traguardi importanti.
Valmontone, Piazza della Repubblica è pronta. I ricordi di ieri e com’è oggi. Vi piace?
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