Valmontone, gli alunni della Zanella hanno incontrato Sami Modiano
Modiano, uno degli ultimi ebrei sopravvissuti alla Shoah. Fusillo, “La sua testimonianza è fondamentale per le nuove generazioni”
Ieri, lunedì 12 marzo, presso l'Aula Magna della scuola secondaria di I grado "Zanella", le classi seconde e terze hanno incontrato Sami Modiano, uno degli ultimi ebrei sopravvissuti alla Shoah, che da anni porta nelle scuole la testimonianza della sua prigionia nel campo di sterminio di Auschwitz- Birkenau (dove ha perso il padre e la sorella) e che più volte è stato protagonista dei Viaggi della memoria, accompagnando numerosi gruppi di studenti nei luoghi della Shoah. “Modiano è stato vittima e testimone di una delle più grandi tragedie della storia umana: l’olocausto che è stato frutto di una follia collettiva” le parole della Dirigente Antonietta Fusillo, “La sua testimonianza è fondamentale per le nuove generazioni che da quanto accaduto devono trarre la consapevolezza che i dissensi tra gli uomini non vanno risolti con le guerre e, tantomeno, con l’annientamento di quelli che si considerano avversari”.
Modiano è stato protagonista di una straordinaria iniziativa, la propria testimonianza nel documentario “Tutto davanti a questi occhi” di Walter Veltroni, prodotto da Sky e Palomar, che – presentato in anteprima all’Auditorium Parco della Musica alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – è stato trasmesso a reti unificate da Sky TG24 e Sky Cinema Hits, Rai 3, Iris e LA7 il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria 2018.
“Per questo ho vissuto. La mia vita ad Auschwitz-Birkenau e altri esili” è il libro che ieri Sami Modiano ha presentato agli alunni della città casilina: “Quel giorno ho perso la mia innocenza. Quella mattina mi ero svegliato come un bambino. La notte mi addormentai come un ebreo”. Come tanti sopravvissuti all'Olocausto, per molti anni Sami Modiano è rimasto in silenzio. In che modo dare voce al dolore di un'adolescenza bruciata, di una famiglia dissolta, di un'intera comunità spazzata via? Nato nella Rodi degli anni Trenta, un'isola nella quale ebrei, cristiani e musulmani convivono pacificamente da secoli, Sami non conosce la lingua dell'odio e della discriminazione. Ma quando le leggi razziali colpiscono la sua terra, all'improvviso si ritrova bollato come "diverso". E a tredici anni, nell'inferno di Auschwitz-Birkenau, vedrà morire familiari e amici fino a rimanere solo al mondo a lottare per la sopravvivenza. Al miracolo che lo porta fuori dal campo non seguono tempi facili: Sami si ritrova in prima linea con l'esercito sovietico ed è poi costretto a fuggire a piedi attraverso mezza Europa per poi giungere in un'Italia messa in ginocchio dalla guerra. Dopo due anni di lavoretti malsicuri e pessimi alloggi, ma rallegrati dagli amici e dalla scoperta dell'amore, appena diciassettenne Sami sceglie di nuovo di andarsene, questa volta in Congo belga. Qui gli arriderà il successo professionale ma lo attendono nuovi pericoli, allo scoppio della guerra civile. La storia di Sami Modiano è una trama intessuta di addii e partenze alle quali lui ha sempre opposto la determinazione a riappropriarsi delle sue radici.
“Gli avvenimenti che descrive nel libro sono un contributo a rafforzare in ogni coscienza lo spirito di tolleranza e di comprensione verso il prossimo e un monito affinché i conflitti si possano risolvere attraverso il buon senso, il reciproco rispetto e la collaborazione” conclude la Fusillo, “Dall’ascolto della narrazione aumenteremo in ciascuno di noi sentimenti di fratellanza umana. Questo incontro lascerà un segno importante in ciascuno di noi e sarà per i ragazzi un elemento essenziale del loro percorso formativo”.