Cronaca

Valmontone, il futuro del Cinema Totò: Mattei si presenta con gli ufficiali giudiziari

Questa mattina, Luigi Mattei, conosciuto da tutti a Valmontone come “Giggino”, unitamente a due ufficiali giudiziari del tribunale di Velletri, ha richiesto di eseguire la sentenza della Corte d’Appello di Roma, che ordina al Comune di Valmontone di restituirgli le chiavi del Cinema Valle Totò, quale ex gestore dello stesso.

Controversie risalenti a 17 anni fa

La controversia sul possesso del cinema esiste ormai da 17 anni ed è stata risolta con alterne vicende, dai giudici che se ne sono occupati.

Il Comune di Valmontone ha attualmente un possesso provvisorio del cinema, conseguito in data 14 gennaio 2019, per il periodo di due anni, al solo scopo di eseguire i lavori urgenti di ristrutturazione dell’immobile.

Il ragionamento di Mattei è stato semplice: “Siccome sono decorsi il 14 gennaio scorso i due anni assegnati al Comune di Valmontone dal tribunale di Velletri per eseguire i lavori, il cinema mi deve essere restituito e subito”, ha dichiarato.

Per questo motivo, ha richiesto, per mezzo del suo avvocato Carlo Affinito, l’intervento degli ufficiali giudiziari, per rientrare in possesso del “suo” cinema, che è la ragione della sua vita.

Tuttavia, non è stato possibile dare corso all’immissione in possesso di Luigi Mattei, in quanto il cinema è attualmente in fase di ristrutturazione. Ci sono calcinacci depositati dappertutto, cavi scoperti e, sostanzialmente, i lavori in corso hanno trasformato il cinema in un cantiere a cielo aperto.

La posizione del Comune di Valmontone

Secondo l’architetto del Comune di Valmontone, Michele Del Brusco, intervenuto sul posto in vece del responsabile dell’ufficio, non è possibile accedere all’interno in condizioni di sicurezza, essendo l’area pericolosa per la pubblica incolumità. L’architetto ha rappresentato il problema agli ufficiali giudiziari insieme alla circistanza che le precipitazioni dei giorni scorsi hanno determinato addirittura un allagamento all’interno dell’edificio e vi sarebbero dei cavi dell’elettricità scoperti, con pericolo di folgorazione.

Benché secondo Mattei le ragioni addotte dall’architetto Del Brusco costituirebbero un mero pretesto del Comune di Valmontone per eludere la sentenza in suo favore che gli riconosce la detenzione qualificata dell’attività cinematografica, si è impegnato, in caso di riconsegna a lui delle chiavi, in veste di asserito proprietario e comunque di possessore, di non accedere all’interno, per non mettere a repentaglio l’incolumità propria e di nessun altro. E ha dichiarato a verbale, alla presenza del Sindaco di Valmontone, Alberto Latini, e del vicesindaco, Valentina Bernabei, che intende togliere il cinema all’amministrazione pubblica, perché intende consegnarlo ai cittadini di Valmontone, dopo tanti anni di inutilizzo.

Il sindaco ha offerto 30 mila euro

Hanno rinviato l’immissione in possesso di Luigi Mattei al 21 luglio prossimo, per l’impossibilità di accedere all’interno del cinema ridotto a cantiere. Con tanto di regolare cartello appeso sul cancello di accesso e che indica l’esecuzione di lavori in corso. Perché il cantiere rimarrà aperto fino al 2 luglio, data in cui sono previsti il collaudo e la consegna delle opere finite.

La controversia tra Mattei e il Comune di Valmontone, che dura ormai da 17 anni, va quindi avanti, da un rinvio all’altro e tra un’altalena di provvedimenti della magistratura a favore ora del privato cittadino ora dell’ente pubblico.

Nel frattempo, i legali delle parti si impegneranno, nei prossimi giorni, per risolvere bonariamente la vertenza. Nei giorni scorsi, il sindaco Latini aveva offerto a Luigi Mattei la somma di € 30.000,00 a chiusura di ogni vertenza. Mattei ha però ritenuto insufficiente la cifra e l’ha rifiutata e anzi ha chiesto l’usucapione dell’immobile per possesso ultraventennale.

Per assicurare la regolarità delle operazioni degli ufficiali giudiziari, erano presenti numerosi operanti della polizia locale, capitanati dal comandante Gianni Maisti, anche per evitare violenze. Nei giorni scorsi qualcuno avrebbe lanciato sassi all’interno del cinema. E il sindaco lo avrebbe riferito agli ufficiali giudiziari intervenuti, tanto che alcuni addetti hanno chiuso l’ingresso del cancello con dei pannelli in legno a tutela dell’incolumità degli operai. Sulla questione, tra l’altro, indagano i carabinieri.

Redazione

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