Valmontone, il vicepresidente dell’Università Agraria Valter De Stefano risponde a Latini
“Non mi interessa sapere cosa passi nella testa di Latini. Ciò a cui tengo è impedirgli di infangare la mia rispettabilità con notizie vecchie e superate”
Riceviamo e pubblichiamo da parte del vicepresidente dell’Università Agraria di Valmontone, Valter De Stefano.
La lettera del vicepresidente dell’Università agraria di Valmontone
Con una Pec inviata al presidente e ai consiglieri dell’Università Agraria, al sindaco Veronica Bernabei e a tutti i consiglieri comunali, l’ex sindaco Alberto Latini ha trasmesso una sentenza con cui, nel 2011, la Corte dei Conti condannava il sottoscritto al pagamento di quattromila euro di risarcimento, per una vicenda amministrativa relativa a fatti avvenuti tra il 2004 e il 2006, ovvero venti anni fa.
Nella Pec Latini chiede di “verificare la presenza di motivi di inconferibilità o incompatibilità” per il mantenimento della mia carica di vicepresidente dell’Università agraria.
Purtroppo, si tratta soltanto dell’ultimo atto di una campagna denigratoria e diffamatoria che l’ex sindaco ha avviato, da qualche settimana, nei miei confronti, penso per distogliere l’attenzione dalle proprie scelte politiche che a me non interessano ma, a Valmontone, ciascuno ha avuto modo di valutare per ciò che sono. Trovo però del tutto ingiustificabile questa continua azione diffamatoria contro la mia persona e per la quale procederò nelle sedi opportune.
Per difendere la mia immagine pubblica, intendo fare chiarezza sulle illazioni che l’ex sindaco sta facendo su di me. Innanzitutto non esiste “alcuna inconferibilità o incompatibilità” nella mia carica di vicepresidente dell’Università Agraria, in quanto la mancata corresponsione del risarcimento di 4.000 euro (ormai prescritto) è dovuta al fatto che il Comune, quando avrebbe potuto, non mi ha messo in condizione di pagare.
Trovo curioso che neanche nei 10 anni della sua sindacatura, dal 2013 al 2023, Alberto Latini abbia ritenuto di mettermi in condizione di farlo, nonostante io avessi manifestato l’intenzione di saldare quella somma. Mi chiedo pure come mai, negli stessi 10 anni, l’ex sindaco Latini non abbia mai sollevato questioni di “inconferibilità o incompatibilità“ sulle cariche che ho ricoperto in Università agraria in quegli anni, di assessore prima e vice presidente.
Dirò di più: rispetto ad allora, con la legge 168/2017 l’Università Agraria è diventato un soggetto giuridico privato, pertanto ancora più scollegato dall’Amministrazione comunale e da fantomatici motivi di inconferibilità e incompatibilità.
Nel merito della vicenda che portò la Corte dei Conti a stabilire quel risarcimento posso fornire – a chiunque sia interessato – atti e documenti che testimoniano una leggerezza compiuta quando ero consigliere comunale (non rispondere ad un’interrogazione) ma, mi preme sottolinearlo, si tratta comunque di una sanzione meramente amministrativa e non penale.
Dal 2011 ad oggi, infatti, ho avuto modo di candidarmi nuovamente in Amministrazione comunale, presentando sempre un casellario giudiziario pulito che mi ha permesso di concorrere senza alcun problema. A che titolo oggi l’ex sindaco muove illazioni diffamatorie nei miei confronti?
In pratica, per capirci, è come se si sollevassero questioni di legittimità sul lavoro di autista di qualcuno che, 13 anni prima, abbia ricevuto delle multe per divieto di sosta. Se Latini ha difficoltà a superare il trauma della perdita di potere, non essendo più sindaco ma un semplice consigliere comunale, dovrebbe lavorare su sé stesso anziché infangare altre persone.
Credo che la scelta del sottoscritto come bersaglio sia legata al fatto che il passaggio di Elisa in maggioranza, in tempi non sospetti, abbia complicato il disegno di questo personaggio di tenere sotto scacco la maggioranza del sindaco Bernabei che, al contrario, può continuare a lavorare per la città con impegno e serenità.
Ribadisco che non mi interessa sapere cosa passi nella testa di Latini. Ciò a cui tengo, fermamente, è impedire a questo signore di infangare la mia rispettabilità con notizie vecchie e superate che non incidono minimamente nel mio ruolo di vice presidente dell’Università agraria eletto con una lista indipendente.