Valmontone, Lucciola: G. Rocca non spiega e chiarisce alcuni giochini

Lucciola: “Mi sento in obbligo di fare un’ulteriore precisazione per difendere la mia persona da parole prive di fondamento”

In merito alla dichiarazione del sig. Rocca pubblicata qualche giorno fa riceviamo e pubblichiamo la replica della sig.na Lucia Lucciola: "Mi sento in obbligo di fare un’ulteriore precisazione per difendere la mia persona da parole prive di fondamento e, se vogliamo, anche offensive.

Non penso, non ho mai pensato e mai penserò che una Sezione di Partito debba essere al servizio del singolo iscritto. Quindi la questione che ho sollevato non ha nulla di personale tale da doverne discutere in privato. Chiarezza si fa di fronte a tutte le persone che si riconoscono in una certa ideologia e che sono quantomeno sgomenti di ciò che sta avvenendo all’interno del PD Valmontonese. I fatti dicono che alle precedenti elezioni comunali il PD si è spaccato in due e i propri candidati sono confluiti in due liste differenti; il sig. Rocca insieme alla sottoscritta supportava Colucci. Insieme abbiamo tentato in tutti i modi, anche a livello regionale, di poter esporre il simbolo del PD a fianco della candidatura del Colucci stesso senza tuttavia riuscirvi. Perse le elezioni, sotto l’Amministrazione Latini, in un momento di criticità della stessa, la Angelucci eletta all’opposizione passa alla maggioranza e viene nominata Assessore alla Cultura, il Sig. Rocca, nipote della stessa, viene nominato Segretario della locale Sezione, il PD si riunisce ed io rimango fuori. Perché il sig. Rocca non spiega e chiarisce questi giochini? Non a me, che al momento non sono nessuno, ma agli iscritti tramite le assemblee pubbliche che invece omette di convocare. Strano per uno che parla di rispetto degli organi statutari.

Se la parola 'rispetto', nell’ambito di una sezione di partito, significa assecondare in modo acritico le scelte o le imposizioni di partito, allora il sig. Rocca ha ragione: non sono rispettosa o, meglio, odio l’omertà e l’ipocrisia. Finché sono stata responsabile dei Giovani Democratici ce l’ho messa tutta affinché il partito ne avesse potuto trarre vantaggi, supportando le attività anche in termini economici. 84 iscritti grazie al contributo della sottoscritta contro i 6 registrati dopo la mia forzata uscita, è il danno che ho procurato al sig. Rocca che vedeva minato il proprio controllo della Sezione. Da espulsa non mi sento di contribuire con chi ha fatto in modo che fossi rimossa dall’incarico ricoperto e ha voluto deliberatamente cacciarmi dal partito. Perché le due cose, avvenute in maniera sequenziale, non sono frutto di una mera coincidenza ma di un preciso progetto strategico. Ne è la prova che sapevo da persone bene informate quello che mi sarebbe successo e, di fatti, da lì a poco, sono arrivati da Roma i 'bravi' per compiere l’infame missione architettata dal Don Rodrigo de noantri.

Nonostante ciò, continuo a credere e lavorare per il Pd tanto che faccio parte dell'assemblea provinciale del partito. Anche il sig. Rocca lavora nel PD, questo è da dire, ed infatti oltre a essere Segretario della Sezione, ricopre anche l’incarico di consigliere nell’amministrazione dell’Università Agraria. Sicuramente lo fa senza alcun merito ma la benevolenza del Presidente della predetta università Roberto Pizzuti e del Segretario Provinciale (che lavora per il consigliere Regionale Leodori a sua volta sostenuto dalla famiglia Angelucci) fa si che il sig. Rocca ancora possa rimanere ancorato alle sedie.

Per quanto sopra, a livello nazionale e a livello regionale continuerò a supportare i candidati di partito (alle prossime regionali sosterrò Eugenio Patanè), mentre, essendo completamente disallineata dalla condotta del sig. Rocca e dei suoi amici ed essendo convinta che nell’ambito dell’amministrazione comunale è più importante avere degli amministratori competenti, con una progettualità seria, dinamica, sensata e incentrata sul bene collettivo, caratteristiche di cui parecchi politici a Valmontone sono deficitari, piuttosto che appoggiare vecchi marpioni preferisco supportare alla scalata verso la carica di sindaco chi ha dimostrato, come politico non essendosi mai prestato a cambiare bandiera secondo la direzione del vento, come normale cittadino da dirigente della società di Calcio Real Valmontone prima e 'Città di Valmontone' ora, ma, soprattutto, come amico di essere una persona corretta, capace e con la reale volontà di cambiare le cose: Massimiliano Bellotti. Così il sig. Rocca potrà fare sonni tranquilli che nessuno da ora in poi lo disturberà nei suoi piani di comando e controllo. Alla faccia della democraticità!".

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