E pensare che il Comune di Valmontone ha messo in atto, da ottobre 2017, un efficientissimo servizio di raccolta rifiuti a domicilio ogni giorno. E non solo, oltre al servzio porta a porta, in aggiunta l'amministrazione comunale offre la possibilità a tutti i cittadini di consegnare, tre volte a settimana, rifiuti di ogni genere, anche ingombranti. E ancora di più chiamando un numero sempre collegato al Centro di raccolta del Comune di Valmontone, ti arriva a casa un mezzo della società Ambiente a ritirare l'ingombrante. E senza spendere un centesimo.
Il quadro che abbiamo fatto è utile per dimostrare il grado delinquenziale di chi ogni giorno e anche di notte, ormai da mesi utilizza uno spazio della campagna valmontonese come discarica, lasciando rifiuti di qualsiasi genere, plastica compresa, e chiudendo l'operazione incendiando tutto. Un atto criminale che accade sui terreni di proprietà dell'Università Agraria ma che rende comunque tutti responsabili di azioni di controllo e di pesanti sanzioni. Come è possibile che non siano ancora state installate le telecamere, le cosiddette fototrappole per riprendere i colpevoli? Tra i rifiuti c'è di tutto, anche materiale fortemente inquinante e nocivo. Credo non sfugga a nessuno che la Pandemia che sta colpendo l'umanità intera e l'Italia in particolare derivi dalle violenze che luomo sta facendo alla natura. Sono i reati peggiori, non si possono tollerare, non esiste giustificazione.
I terreni dell'Università Agraria sono concessi a qualunque cittadino valmontonese che ne faccia richiesta, esclusivamente per uso agricolo. Sono lotti da 5000 metri quadri al costo medio di 50 euro l'anno. Ma in alcuni casi che cosa succede? Non è raro il caso di cittadini che usano il terreno avuto in concessione come spazio dove conservare cose di proprietà che non vengono utiilizzate, comprese carcasse di automobili e roulottes o materiale di risulta di qualsiasi tipo, per esempio le nocivissime lastre di eternit. Un'ampia distesa di Eternit è proprio vicino alla discarica di via della Valletta, dove quasi ogni giorno vengono accesi fuochi.
A quanto sappiamo il cittadino assegnatario del terreno usato come discarica non ha mai fatto segnalazioni di denuncia a nessuno. Né al Comune, né all'Università Agraria, né alla Poizia municpale, né alla Guardia Forestale. Evidentemente ha interesse che la discarica continui ad esserci. Ma come è possibile che l'Ente non gli tolga immediatamente la concessione? Che credibilità può avere l'Univesità Agraria se permette che su terreni vocati esclusivamente all'uso agricolo nascano discariche o diventino sfasciacarrozze per auto e roulottes o che vengano subaffittate a chicchessia.
Diverso dal nostro punto di vista, se umanamente un cittadino concessionario, per necessità, non avendo casa, trovasse il modo di vivere sul terreno dato in concessione, curando quel terreno e non devastandolo. Sempre irregolare sarebbe ma diventerebbe più difficile condannare quella necessità.
Lasciare violentare un ambiente è criminale, chi devasta in prima persona e chi non impedice la violenza. Se siamo ridotti all'annullamento della nostra vita sociale e dello svolgimento del nostro lavoro lo dobbiamo senza alcun dubbio al fatto che abbiamo tollerato per decenni l'oltraggio alla natura e quindi anche all'uomo. Chiunque abbia un grado anche piccolo di consapevolezza senta il peso di questa responsabilità.
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