Valmontone (Roma), domenica 20 febbraio, il tempo è sereno. Facciamo una lunga passeggiata per via della Pace che dal Fashion Hotel, a ridosso del casello autostradale, ci porta prima al centro commerciale I Macinanti e poi continua fino all’Outlet e al Parco giochi.
Era il 2003, quasi 20 anni fa, quando fu inaugurato il Fashion District di Valmontone, l’Outlet di abbigliamento e non solo che produsse sul territorio una vera rivoluzione. Valmontone da luogo di passaggio divenne destinazione.
Migliaia di visitatori arrivano per passeggiare e fare acquisti nel grande centro commerciale all’aperto. Entusiasmo e mugugni accolgono la novità. L’entusiasmo è dei molti che pensano ad una opportunità di sviluppo straordinaria. I mugugni invece sono di chi ritiene che il commercio locale, già in difficoltà, venga definitivamente cancellato e che la clientela si sposti tutta verso l’Outlet. Un’analisi frettolosa quest’ultima e completamente sbagliata.
La rivoluzione ideata e promossa dall’allora sindaco Angelo Miele trovava il suo fondamento su una considerazione più che ragionevole. Migliaia di persone che arrivano sono un potenziale senza precedenti per Valmontone. E questo vale non solo per le attività del nuovo Fashion District ma per tutta la città e i comuni intorno a Valmontone. Basta creare l’occasione per attirare pubblico e clienti. Iniziative, promozioni, immagine.
Ed è proprio sull’immagine, sulla reputazione della sua città che Angelo Miele ha lavorato nei tanti anni in cui è stato amministratore e sindaco. Restaurare Palazzo Doria, simbolo cittadino. Renderlo cuore pulsante di progetti culturali, coinvolgendo addirittura l’Università la Sapienza di Roma. Solo grandi programmi per Valmontone, questo era il suo motto.
E la creazione di un biglietto da visita cittadino all’altezza, era necessario. Allora nasce via della Pace con una struttura d’accoglienza e ristoro appena all’uscita del casello autostradale, il Fashion Hotel. Via della Pace ti porta fino all’Outlet e al Parco giochi, che arriverà qualche anno dopo a completare uno spazio di grande richiamo turistico.
A maggio di 4 anni fa Angelo Miele lasciava i suoi affetti e la città che aveva amato così tanto. Era stato uno straordinario produttore di sogni e alcuni li aveva realizzati. Valmontone era ormai una città, con una fama di città che sa fare anche cose importanti e che lasciano un segno nel mondo. Come nel caso del Concerto per la Pace a Betlemme e Gerusalemme, foriero appunto di armonia e concordia tra i popoli.
Il nostro giornale si fa promotore di una campagna di sensibilizzazione che possa portare a dedicare al nome di quel formidabile mattatore proprio l’attuale via della Pace. Siamo sicuri che anche i cittadini e l’amministrazione comunale darebbero sostegno all’idea di passeggiare tra qualche anno lungo via Angelo Miele.
Ringraziamo per il servizio fotografico Claudio Pasquazi.
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