A sollevare la questione è Lucia Lucciola ex membro del direttivo PD del circolo di Valmontone, la quale racconta: “A Valmontone il Pd è paralizzato da anni, i 240 rinnovi non sono nulla rispetto ai numeri del passato”. Proprio con riguardo al tesseramento Lucciola fa presente che è importante ricostruire gli ultimi anni di direzione PD per capire chi ha realmente “costruito” e chi ha invece “distrutto”. Prosegue Lucciola: “Ricordo che durante il tesseramento del 2015 appresi da alcuni membri del direttivo che io e la mia famiglia eravamo stati esclusi dal tesseramento. C’è da dire che per incompatibilità di orari non riuscivo mai a recarmi in sezione durante gli orari utili per effettuare il rinnovo, ma l’allora Segretario Giorgio Rocca mi aveva assicurato che sarebbe venuto in contro alle mie necessità, dal momento che lavoro fuori”.
Un blocco organizzato per meglio controllare il successivo congresso da parte di Rocca e i suoi? A questo non trova risposta Lucia Lucciola, ma come lei stessa dichiara: “appare legittimo che il dubbio permanga, dal momento che quest’anno in occasione di un nuovo tesseramento, Rocca mi invitava a tornare in un momento successivo perché, a suo dire, le tessere non si trovavano in sezione, offrendomi altresì piena garanzia del fatto che avrebbe eseguito il rinnovo ed anzi mi diceva che potevo considerarlo già avvenuto”. Il timore espresso chiaramente da Lucciola è che a prevalere in questo congresso siano state le solite “truppe cammellate”: “Si vengono a creare questi schemi per cui se amministri la Città devi poter controllare anche le realtà di rilevanza politica e sociale del paese, basta guardare la composizione del direttivo per rendersene conto. Rocco Maugliani ha sposato quelle logiche di partito che, tra caos e disaffezione, hanno allontanano la gente dalla politica. Tra quei 16 voti che ha preso Marcorelli ci sono persone stanche di quel modo di fare”.
Pur non facendo più parte del direttivo, la stessa Lucciola ci fa sapere che dal 2015 ne sono stati convocati solo due: uno nel periodo di natale 2016 e un altro in occasione del referendum. Troppe, a suo dire, le storture da far presente: dal doppio incarico di Rocca (Segretario di sezione e Assessore dell’Ente Agraria) alla totale inerzia dei Giovani Democratici, dei quali ci racconta: “le stesse logiche di partito hanno distrutto un gruppo di ragazzi che in passato ha dato un contributo importante a questo territorio” e quando le chiediamo di volgere lo sguardo all’anno nuovo ci dice: “E’ dovere di tutti capire che a Valmontone non bisogna vincere ma governare, lasciando da parte accordi politici vari, ed interessi personali, Eleonora Mattia in Regione potrebbe far bene ma prima deve capire quali sono i suoi obiettivi”.
Articolo tratto da Notizie del Cuore (Artena, Labico, Lariano, Valmontone) di novembre 2017
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