Si è tenuto ieri, 28 giugno, il primo Consiglio Comunale di Valmontone per il Latini bis. Dopo la nomina de presidente del Consiglio, con la conferma di Mirko Natalizia, la designazione di Piero Attiani come vicepresidente dell’assise, l’assegnazione delle deleghe ai 5 Assessori, Bernabei, Gentili, Zianna, Leone e Pizzuti, e dopo che il sindaco Alberto Latini ha elencato i lavori che questa nuova amministrazione vuole avviare, dai banchi dell’opposizione ha preso parola il capogruppo della lista “SiAmo Valmontone”, Maria Grazia Angelucci: “Siamo qui stasera a celebrare un atto di grande importanza e solennità per la vita democratica ed istituzionale della nostra città e con onore mi appresto a rappresentare le istanze del 40% dei valmontonesi che hanno creduto nel progetto della lista SiAmo Valmontone e che per pochi voti di differenza ci vedono su banchi invertiti”.
Le parole della dottoressa Angelucci dopo aver ringraziato le persone che le hanno dato fiducia; poi aggiunge: “Ebbene noi le regole le rispettiamo così come rispettiamo il responso elettorale che a lei consegna la sindacatura e il governo della città e a noi il ruolo di opposizione che sarà sempre seria, leale, efficace. Oggi giorno l’ideologia che sembra dominare il campo è quella che vuol far credere che la popolarità dei sondaggi rende l’opposizione inutile, che la maggioranza sola debba governare e che i leder debbano essere come in una permanente campagna elettorale, ciò porta all’esautoramento delle assemblee legislative. La funzione dell’opposizione è, anche per questa ragione cruciale, depositaria della nostra certezza che l’alternanza democratica non è un’utopia”.
Poi rivolgendosi al sindaco, la Angelucci dichiara: “Ho ascoltato le sue dichiarazioni sull’essere il sindaco di tutti, ovviamente la speranza è che le sue non siano solo parole di circostanza visto che ad appena una settimana dalla sua rielezione il suo portavoce, mai smentito, dichiarava che il presidente della locale pro loco doveva dimettersi per la sola colpa di essere il padre di un candidato in lista avversa. Quando mi sono rappresentata alla cittadinanza come candidato Sindaco ho chiesto un ‘cambio di passo’, una cosa alla quale credo fortemente e che malgrado tutto continuo a ritenere giusto per Valmontone un progetto di discontinuità con il passato fatto di veleni e scontro esacerbato ma, purtroppo le dichiarazioni del vostro portavoce stabiliscono che per il sindaco Latini continuano ad esistere gli amici ed i nemici e soprattutto vengono scambiati gli avversari politici per nemici personali. La Pro-Loco, egregio signor Sindaco, è ed è sempre stata al servizio di tutte le amministrazioni, perché è sempre stata al servizio della città. La notte bianca delle degustazioni è stata per Valmontone un fiore all’occhiello ospitando quasi 100 delegazioni di Pro Loco d’Italia, ha visto a Valmontone più di 10.000 presenze e questa doveva essere la 13^ edizione di questa manifestazione in cui vengono promosse le eccellenze dell’enogastronomia italiana fortemente connesse alle tradizioni territoriali della nostra nazione, la dice lunga su come lei intende continuare a gestire la nostra città. E allora, sono questi gli atti per i quali noi continuiamo a ritenere che Valmontone deve tornare a sorridere, ma siamo ancora lontani dell’ottenere un risultato, che in un paese normale, dovrebbe essere la norma”.
La Angelucci torna sulla campagna elettorale: “La campagna elettorale è finita e, permettetemi di dire che, sono orgogliosa di come insieme a tutta la mia squadra abbiamo condotto il confronto elettorale, senza mai scendere nel personale, senza denigrare l’avversario parlando con centinaia di cittadini che ci hanno accolto con rispetto, con grande partecipazione e anche con qualche sospetto e ai quali abbiamo spiegato che per Valmontone occorre un progetto organico sulla sicurezza, sulla viabilità, sullo sviluppo mettendo in campo il linguaggio che avesse il senso della misura. Qualcuno in campagna elettorale ci ha chiesto di denunciare un comportamento di un’Amministrazione super impegnata solo nel periodo di imminenza elettorale, confermando il detto che le cose si fanno solo per guadagnare un voto. Noi non abbiamo cavalcato questo sentimento di disprezzo rivolto verso taluni atteggiamenti, e le ripeto, ne sono fiera perché continuo a ritenere che Valmontone merita di più e per potere cambiare bisogna che i cittadini non nutrino sentimenti di avversione nei riguardi di chi amministra la cosa pubblica. Contemporaneamente però ritengo sia necessario vigilare sui comportamenti e sul rispetto delle regole. Come poter soprassedere sull’inaugurazione farlocca, una farsa, un post elettorale l’apertura della biblioteca comunale dove ancora oggi non c’è la chiusura dei lavori, l’agibilità, l’antincendio e dove invece si sono trovati denari per acquistare degli arredi simili ad una camera operatoria. Sempre negli ultimi giorni di campagna elettorale c’è stato il ricorrente ricorso all’inaugurazione, sono stati banditi concorsi e così tante e tante altre cose. Questa è la politica per far male a Valmontone. La politica che ha visto calare la percentuale dei votanti ai quali io chiedo l’impegno invece per la nostra città perchè a Valmontone non esiste solo la politica del piccolo favore all’amico dell’amico ma c’è pure chi crede nei percorsi trasparenti, nei progetti innovativi, nella politica del fare, nella politica dello sviluppo, affinchè del bisogno di alcuni non ne derivi vantaggi di altri, nel dialogo, nel cambiamento”.
La Angelucci si avvia alle conclusione: “Nei giorni scorsi un giornalista mi chiedeva che tipo di opposizione intendevamo fare, gli ho risposto nell’unico modo possibile e cioè con educazione con rispetto, e con l’obbiettivo di rappresentare al meglio tutti i cittadini valmontonesi. Noi non voteremo no a prescindere, pero faremo sentire forte la nostra voce sui temi della trasparenza, sui percorsi virtuosi, sul rispetto dei ruoli, sulla legalità di cui una giunta si dovrebbe dotare per esempio ci abbatteremo affinchè le commissioni siano messe in condizioni di funzionare. Non tollereremo atteggiamenti intimidatori nei confronti di nessuno, il nostro motto è lavorare per rendere credibile chi vuole impegnarsi in politica, il progetto è ripartire dal territorio, da quello che siamo, da quello che sappiamo fare, e muoverci nello spirito di collegialità”.
Foto di Roberto Benedetti
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