Valmontone, rischio licenziamento per dipendenti Lazio Ambiente
La denuncia della CGIL: “Nel passaggio da Lazio Ambiente ad aet Ambiente 3 posizioni lavorative sono in esubero. Nuova società non se ne fa carico, mentre il Comune non vuole aumentare le risorse”
La CGIL getta delle ombre sulle dinamiche riguardante il passaggio di alcuni comuni dalla società in house regionale Lazio Ambiente alla società partecipata da alcuni comuni aet Ambiente. Il Segretario Generale FP CGIL Roma Sud-Pomezia-Castelli, Fabrizio Samorè, denuncia in un comunicato una situazione potenzialmente seria, che riguarda il comune di Valmontone.
"Lo scorso 9 settembre – si legge – convocati dal Comune di Valmontone per la prima delle fuoriuscite a beneficio della partecipata dei comuni aet Ambiente energia e territorio S.P.A., veniamo informati che tre posizioni lavorative afferenti la gestione del servizio di igiene ambientale sono da considerarsi in esubero, anche grazie alla manifesta non volontà della subentrante di farsene carico a causa dell'indisponibilità del Comune stesso di incrementare le risorse necessarie. Questo nonostante Lazio Ambiente abbia, e lo ha dichiarato al tavolo lo stesso sindaco, operato una riduzione del debito di quest'ultimo per un valore di tre milioni di euro".
In poche parole il sindacato accusa la Giunta Regionale di preparare dei licenziamenti di massa. Secondo Samorè vi sarebbe un progetto che punta a fare sconti ai comuni debitori, che nel frattempo cambiano soggetto appaltatore, lasciando nel limbo gruppi di lavoratori nella società cedente che ha già dichiarato al tavolo che per lei sono esuberi".
Per la CGIL queste manovre getterebbero un'ombra socialmente molto pericolosa sul futuro delle società in house regionali, a partire dalle attività legate al ciclo dei rifiuti, per il quale manca un progetto adeguato nonostante la centralità dei temi ambientali sui capitoli di intervento dei fondi della UE". Al fine di risolvere ogni equivoco e stroncare sul nascere ogni controversia il sindacato chiede "l'immediato rispetto degli impegni presi, con la convocazione del tavolo di confronto".