Roberto Ioncoli nato a Roma il 26 marzo 1989, da sempre residente a Valmontone, lo scorso 21 luglio ha partecipato agli Special Olympics, l'associazione sportiva internazionale che organizza, con cadenza quadriennale i Giochi Olimpici Speciali.
Non solo ha preso parte al torneo ma lo ha anche vinto. Roberto ha fatto parte della Nazionale calcio a 7 allenata dai tecnici: Andrea Siddi, Danilo Oppedisano e Pierantonio Galimberti. Con lui in squadra: Francesco Missori, Marcarturo Dessi, Simone Marmo, Andrea e Francesco Camasso, Stefano Oppedisano, Andrea e Fabio Fà, Nabil Naim, Martino Cremonte e Hamza Rihane.
Il difensore, ma all’occorrenza anche portiere, di Valmontone ha superato le selezioni di La Spezia, entrando nei 101 atleti che hanno partecipato ai Giochi Olimpici Speciali. Roberto si è distinto per la sua particolare bravura e per il fermo comportamento in campo nel calcio a 7. “Non me lo aspettavo di essere chiamato, non pensavo di essere cosi bravo- dichiara un modesto Ioncoli- Sono stato molto emozionato nel leggere la lettera che mister Siddi mi ha inviato”. Dopo la selezione Roberto ha ricevuto la convocazione dal CT tramite lettera, di li a qualche giorno gli è stato fornito il kit per la partenza.
A Los Angeles Roberto Ioncoli e i suoi compagni hanno affrontato squadre provenienti da tutto il mondo, misurandosi con giocatori di etnie diverse; partita inaugurale, amichevole con il Lichtenstein vinta per 1 rete a 0. Nel torneo vero e proprio la Nazionale Italiana ha ottenuto un pareggio, 2 a 2, con il Principato di Monaco poi solo vittorie, Italia-Nicaragua 6 a 2, Italia-Perù 5 a 3 approdando cosi alla finalissima vinta 4 a 3 a discapito del Principato di Monaco.
Per l’Italia è il primo Special Olympics vinto: “Ringrazio il Mister che mi ha voluto con se a Los Angeles. Qui ho imparato molto e mi porterò dietro questa bella esperienza”, riconoscenza da parte un emozionato Roberto Ioncoli, “Sono contentissimo per la vittoria del titolo, la nostra Nazione lo meritava visto che qualche anno fa ci è sfuggito per poco”.
Non possiamo non congratularci con Roberto, grazie alle sue doti e alla sua fermezza ha partecipato a un mondiale, dando il suo contributo per la vittoria finale, entrando cosi nella storia, il primo titolo mondiale per l’Italia nei Giochi Olimpici Speciali. Grazie a lui il nome di Valmontone è arrivato oltreoceano e ci resterà a vita.
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