Abbiamo incontrato il Presidente dell’Università Agraria Roberto Pizzuti che ci ha fornito la sua versione dei fatti in merito all’ordinanza del 14 novembre del Commissario Antonio Perinelli del Commissariato per gli Usi Civici, con la quale si è venuti a conoscenza del sequestro giudiziario dei terreni siti nel Comune di Valmontone in via Colle le Pastene di proprietà dell’Ente Agraria.
“Due Consiglieri di opposizione dell’Ente Agraria, Valentino e Calvano, hanno segnalato presunte irregolarità nella vendita di un terreno con annesso magazzino in via Colle le Pastene nonostante manchi il certificato edilizio di sanatoria. Tale segnalazione è stata presentata a tre Enti diversi: 1) alla Procura della Repubblica, che ha immediatamente archiviato la pratica (foto); 2) alla Regione Lazio, che ha cestinato la segnalazione; 3) al Commissariato Usi Civici”.
Il Corpo Forestale dello Stato è venuto ad apporre i sigilli? “La Forestale è venuta a fare il sopralluogo, ha preso la documentazione necessaria nella sede dell’Università, anche il contratto di affitto con la società che opera su quel terreno e, ha redatto un verbale che ha inviato al Commissario in attesa di nuove istruzioni. Per l’udienza del 16 gennaio prossimo ho dovuto incaricare un avvocato, questo comporterà altri soldi spesi inutilmente. I Consiglieri d’opposizione se la cantano e se la suonano”.
Ci può spiegare cosa intende con il concetto ‘I Consiglieri d’opposizione se la cantano e se la suonano’? “Che sono a conoscenza della storia del terreno e del magazzino. Sono circa 40 anni che in quel terreno in via Colle le Pastene si trova un cantiere, l’ultima società, Opere per il Sottosuolo, da ben 7 anni ha con noi un regolare contratto d’affitto. L’abuso edilizio, la costruzione del magazzino, risale agli anni ’80, mentre la domanda di condono edilizio è del 1994, Presidente Pellegrini. Nell’ottobre del 2014 sono diventato Presidente dell’Agraria e per sistemare definitivamente la pratica ho incaricato i consulenti più stimati.
Marco Cacioni, Perito Demaniale; Carlo Milici, Geometra; Marco Tagliente, Avvocato e la consulenza del Demanio Civico della Regione Lazio. Per la sanatoria, che nei prossimi giorni ci verrà concessa, abbiamo pagato 12000,00 euro e 778,00 euro per il danno ambientale. Per la vendita del terreno è stata fatta una regolare asta pubblica alla quale ha partecipato un solo interessato, il proprietario del cantiere, che si è aggiudicato il terreno offrendo all’incirca 130000,00 euro. Ricevuta la concessione in sanatoria presenteremo in Comune una variante urbanistica della zona per renderla artigianale”.
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