In data 14 novembre il Commissario Aggiunto Antonio Perinelli del Commissariato per gli Usi Civici ha ordinato il sequestro giudiziario dei terreni siti nel Comune di Valmontone in via Colle le Pastene di proprietà dell’Università Agraria, inoltre ha delegato il Corpo Forestale dello Stato ad apporre i sigilli affidando in custodia temporanea i beni sequestrati al Presidente dell’Università Agraria.
I consiglieri di opposizione dell’Ente hanno segnalato al Commissario che “L’Università Agraria sta vendendo un terreno con annesso magazzino a Colle le Pastene nonostante non vi sia il certificato edilizio di sanatoria ma soltanto la domanda di sanatoria”. Per questo il Commissario Perinelli ha iniziato un procedimento d’ufficio chiedendo all’Ente di presentare relativa documentazione.
L’ordinanza notificata dal Commissario cita ben undici motivi per il quale è giunto a tale decisione. Le spiegazioni le riassumiamo di seguito. L’Ente era in procinto di alienare un manufatto insistente su terreno gravato da usi civici, decisione adottata con delibera 9 del 2015. Notoriamente i beni gravati da usi civici sono inalienabili se non nelle forme previste dalla legge. Nella fattispecie, sembra che l’Ente abbia deciso di utilizzare la facoltà concessa dall’articolo 8 della legge Regionale, quale prevede che l’alienazione di beni gravati da usi civici possa avvenire in due casi. Nel caso particolare non essendo il terreno occupato da terzi, è evidente che l’alienazione dovrà prevedere un procedimento a evidenza pubblica.
Dunque la fattispecie prevede che il terreno sia diventato edificabile mentre è stata richiesta la concessione in sanatoria in quanto si tratta di un bene già edificato e dunque alienabile ai soli eventuali possessori. Dunque non risulta che la concessione in sanatoria sia stata rilasciata. Considerato che l’alienazione di tali beni sottrarrebbe al godimento dei partecipanti all’Università Agraria senza l’osservanza delle procedure legali e pertanto costituisce contestazione implicita della loro natura demaniale civica.
La domanda cautelare presuppone il ricorrere dei due presupposti del: ‘fumus boni iuris’ e del ‘periculum in mora’. In ordine al primo presupposto deve osservarsi che la natura demaniale civica dei terreni in questione è pacifica e risulta della loro intestazione all’Università Agraria di Valmontone. In ordine al ‘periclum in mora’ esso appare incombente attesta l’intenzione dell’Ente Agraria di alienare i predetti beni sottraendoli così definitivamente al godimento degli utenti. Tale danno sarebbe definitivo.
La prosecuzione dell’udienza è prevista per il 16 gennaio 2017 per dar modo alle parti di rassegnare le proprie conclusioni.
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