Valmontone. Torna il Circo con gli animali, ma il 71,4% degli italiani è contrario
Ci sono circhi che hanno sperimentato nuovi modi per intrattenere il pubblico senza infliggere sofferenze agli animali. Come Cirque du Soleil
Stop allo sfruttamento degli animali nei circhi. Esiste indubbiamente un’antica tradizione circense che nel tempo però ha sperimentato nuovi modi per intrattenere il pubblico senza infliggere sofferenze agli animali. Si pensi al famoso Cirque du Soleil e al suo successo mondiale.
I circhi in cui vengono ridicolizzati e usati leoni, tigri, scimmiette, cammelli, giraffe, cavalli e tante altre specie animali sono obsoleti. A conferma anche i dati del report Eurispes che mostra come il 71,4% degli italiani sia contrario all’uso degli animali nei circhi.
Bisogna anche aggiungere che non tutti gli spettacoli circensi sono uguali come pure i gestori del circo. Esistono persone senza scrupoli che si fanno beffe degli animali e li sottopongono alla ripetizione ossessiva di esercizi, ma ci sono altrettante persone che ne hanno cura e li trattano con rispetto.
Del resto è ragionevole pensare che qualunque animale risponderebbe meglio alle sollecitazioni di chi lo addestra se costui non lo mortifica e al contrario lo ricompensa. Ed è proprio questa la giustificazione delle associazioni che tutelano i circhi.
“Come potremmo – afferma il direttore di uno dei circhi più conosciuti in Italia – rimanere in gabbia con tigri e leoni, senza protezione, se li trattassimo male”. “E’ un esempio limpido – continua il direttore – di quello che è il nostro rapporto con gli animali, che ci danno tanto a patto che noi facciamo altrettanto con loro. E noi facciamo di tutto per metterli a loro agio”.