Quale potrà essere il motivo per il quale non si risponde ai messaggi e alle mail? Non parlo delle risposte ai disturbatori seriali, ma a chi ci contatta per un confronto elettorale pubblico tra i candidati sindaco. Chi scrive, il più delle volte si aspetta una risposta, una qualsiasi reazione, ma l'unica comunicazione che arriva è il silenzio che pesa, disturba, delude, svalorizza chi si aspetta una risposta. Mille domande, si ricontrolla numero e indirizzo (avrò sbagliato invio?), ma no, tutto perfetto. Allora cosa è successo, avrò fatto o detto qualcosa di sbagliato? No, perché sono stato e siamo stati sempre corretti. Cosa accade quindi nella mente di chi riceve il messaggio? Indifferenza, superficialità, scarsa educazione, fastidio a dare una risposta che potrebbe essere sgradevole, oppure il pensiero che la miglior risposta è il silenzio?
Credo che chi si candida a governare una città abbia l’obbligo, non solo politico ma morale, di confrontarsi davanti ai cittadini. E’, molto semplicemente, una questione di umanità e di coraggio, perché è fin troppo facile salire in cattedra a ridosso delle urne sbandierando slogan o spot elettorali. È facile, quanto scorretto, perché le persone sono persone, in carne e ossa, con i loro problemi e le loro necessità. Non sono né numeri, né matrici. Ecco perché ho chiesto, abbiamo chiesto, un confronto ai candidati sindaco di Valmontone, lo ritenevo e lo ritengo tuttora un invito al dibattito democratico e civile, affinché i valmontonesi possano scegliere i propri rappresentanti in modo libero, conoscendone le rispettive proposte programmatiche. Dispiace, invece, non ricevere risposta da chi molto probabilmente si perde in calcoli. Dispiace che Alberto Latini si tiri indietro di fronte a un dibattito sulla città che ambisce a rigovernare. Dal canto mio, continuerò a rivolgermi a tutti, specialmente a chi non mi, ci, risponde.
Per sintetizzare: Il Quotidiano del Lazio, aveva invitato (invio mail con sollecitazione tramite whatsapp) i tre candidati sindaco di Valmontone, Maria Grazia Angelucci, massimiliano Bellotti e Alberto Latini, a un confronto elettorale pubblico, a Palazzo Doria Pamphilj per il 6 di giugno alle ore 21:00. Confronto che si sarebbe effettuato se tutti e tre i candidati primo cittadino avessero accettato. Angelucci e Bellotti hanno risposto positivamente entro il termine stabilito, le ore 24 di venerdì 25 maggio. Latini non ha rifiutato, non ha proprio risposto, dimostrandosi poco cortese nei confronti di un giornale e di giornalisti che sono stati sempre corretti ed equilibrati, sia nei 5 anni di mandato governativo, sia per le pubblicazioni elettorali.
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