Ancora episodi di vandalismo nelle stazioni ferroviarie del Lazio. Negli ultimi anni, le stazioni ferroviarie del Lazio sono state frequentemente teatro di atti di vandalismo, con episodi che danneggiano non solo le infrastrutture ma anche l’esperienza dei viaggiatori. Un esempio emblematico è la stazione di Valmontone, in provincia di Roma, dove si registrano puntualmente episodi di danneggiamento che colpiscono in particolare le obliteratrici e i servizi igienici.
Non è la prima volta che questa struttura a circa 40 chilometri dalla Capitale, viene presa di mira da malfattori. Questi giorni alcuni pendolari che viaggiano quotidianamente impiegando la linea ferroviaria Roma-Cassino, ci hanno segnalato il danneggiamento delle due obliteratrici presenti sulla banchina del binario 2, quello diretto a Roma.
Sono stati infranti i vetri alle due macchinette dei biglietti, un’azione incivile, inqualificabile. Già altre volte, in un vicino passato, ignoti delinquenti hanno rotto i vetri alle obliteratrici presenti nella sala di attesa della stazione di Valmontone, non solo, hanno infranto anche il vetro della porta d’ingresso della stessa sala.
Le obliteratrici, strumenti essenziali per la regolare convalida dei biglietti, sono spesso rese inutilizzabili, obbligando i passeggeri a cercare alternative o rischiando di viaggiare senza un titolo di viaggio correttamente validato.
Solo un mese fa, un viaggiatore che utilizza il treno per andare al lavoro, ci ha mostrato alcune immagini dello stato in cui versano i servizi igienici della stazione di Valmontone: una situazione vergognosa, da non credere, e peggio è l’immobilismo di chi dovrebbe intervenire e non lo fa.
Anche i servizi igienici sono frequentemente presi di mira, rendendoli inutilizzabili e peggiorando la qualità complessiva dei servizi offerti dalla stazione. Il bagno pubblico della stazione è in uno stato di abbandono totale, forse è inutilizzabile, non invita, di sicuro, gli utenti a servirsene.
Questi atti, spesso attribuiti a giovani annoiati o gruppi di vandali organizzati, non solo deturpano gli spazi pubblici, ma trasmettono un senso di abbandono e insicurezza. Non è da sapere se le autorità locali e le aziende responsabili della gestione delle infrastrutture ferroviarie stanno cercando di affrontare il problema attraverso misure di prevenzione, come l’installazione di telecamere di sorveglianza, una maggiore presenza di personale di vigilanza e campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini.
Comunque sia, quello che è certo, è che il fenomeno continua a ripetersi, sollevando interrogativi sull’efficacia delle misure adottate (?) e sulla necessità di un maggiore coinvolgimento delle comunità locali. Contrastare il vandalismo richiede infatti un approccio integrato che includa non solo la repressione, ma anche interventi educativi e la promozione del rispetto per i beni comuni.
Da segnalare sempre nella stazione di Valmontone, il disagio che stanno vivendo i viaggiatori pendolari locali e provenienti dai comuni limitrofi, per cercare un posto dove parcheggiare le loro auto, da quando sono stati privati di una importante area di sosta, in attesa di una nuova zona di parcheggio.
Il caso della stazione di Valmontone è solo uno dei tanti esempi che dimostrano l’urgenza di intervenire per preservare le stazioni ferroviarie come luoghi sicuri, funzionali e decorosi, restituendo ai viaggiatori la fiducia in uno dei principali mezzi di trasporto pubblico del Lazio.
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