Vegliò: “In Conclave nessun clima avvelenato”
Cardinal Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per i migranti, sul clima del Conclave
"Lo stato d'animo con cui entriamo in Conclave è molto positivo e il clima nel Collegio cardinalizio è di grande fraternità". E' quanto afferma in una nota Antonio Maria Vegliò, cardinale elettore, presidente del Pontificio Consiglio per i migranti, in un'intervista a Repubblica. Il cardinale partecipa al suo primo Conclave "con emozione e curiosita'", dice. Alle Congregazioni "si e' discusso di tante cose – racconta – tante questioni sono state poste all'attenzione di tutti i cardinali" ma "alla fine l'armonia e' prevalsa". Quando "ci si scambia idee e opinioni e' sempre positivo", afferma.
Il cardinale smentisce il clima avvelenato di cui si è parlato "e tanto meno scontri", sottolinea. "C'e' stata invece una grande volontà di reciproca e una forte determinazione a sentire le testimonianze di quei cardinali provenienti da aree a rischio – spiega monsignor Veglio' – Le Congregazioni sono state momenti utili per conoscere concretamente la situazione della Chiesa nel mondo. In particolare, i cardinali dei paesi musulmani hanno parlato dei problemi che sorgono tra cristiani e islamici".
Sulla riforma della Curia, questione dibattuta nell'ambito delle Congregazioni, il cardinale afferma che "il governo della Chiesa non può non essere legato al buon funzionamento della Curia; è perfino ovvio che occorre sempre migliorarla, aggiornarla e renderla più efficace, sempre più al servizio del Papa".