Velletri, al convegno il ministro Lorenzin dà buca
Conferenza sull’ambiente e agricoltura. La Lorenzin non si presenta e la Anitori fa scappare i cittadini
Abbiamo la Terra in eredità ma, non dai nostri genitori, in affitto dai figli, proverbio indiano. Questa la frase che ha accompagnato il convegno tenuto a Velletri, presso il Teatro Ugo Tognazzi, il 12 Marzo, presentato dall'associazione no profit Officina dei valori e progetti (OVP), con la partecipazione del comitato Stop Antenna e del comitato No Biogas No Discarica.
Lo scopo della conferenza era per far maggiore chiarezza e approfondire temi che non tutti hanno a conoscenza. Per questo esperti del settore sono stati chiamati a esporre rischi riguardanti la salute e l'ambiente, in stretto rapporto tra loro. Il programma era diviso in 2 sessioni.
La prima relativa all'elettrosmog, i danni dei campi elettromagnetici, le radiazioni dei cellulari e le reti wi-fi. Su questo campo il governo vuole portare il limite di emissione elettromagnetiche delle antenne cellulari da 6 v/m (volt per metro) a 61 v/m, causando così l'aumento di persone elettrosensibili, che hanno disagi, mal d testa, nausea, vertigini, soprattutto nelle vicinanze di radiazioni elettromagnetiche.
A Roma ci sono oltre 500 stazioni radio base ed è considerata la più grande discarica elettromagnetica d'Europa.
La seconda sessione spiegava i vari metodi di ricerca di discariche sepolte nei sottosuoli. Questo provoca danni alle falde acquifere, quindi ai prodotti agricoli, di conseguenza agli agricoltori e ai consumatori. Basta pensare che nelle campagne al sud di Velletri, ci sono 5 ex discariche non adeguatamente bonificate.
Alle 19 era previsto l'intervento del ministro Lorenzin impossibilitata nel venire, perché impegnata al consiglio dei ministri, ma ha mandato un video-messaggio, nel quale dimostra interesse per la questione e ha invitato i rappresentanti dei comitati a presentarsi nel suo ufficio il 18 marzo. Al suo posto è intervenuta la senatrice Fabiola Anitori, la quale ha anticipato l'intervento rispetto ai rappresentanti del comitato No Biogas No Discarica, come previsto nel programma e senza dare modo ai cittadini di controbattere. Ciò ha causato indignazione nei rappresentanti, i quali hanno lasciando il convegno per protesta.
Anche il presidente dell'ASPAL, Associazione Produttori Agricoli Laziali, Stefano Giammatteo, ha preso parola per esprimere i disagi condivisi da tutti.