Nella città di Velletri è da poco cominciata l’era Cascella. Il responso al termine del ballottaggio era stato piuttosto chiaro.
Avvocato penalista, 47 anni, Ascanio Cascella, sostenuto da FdI, Lega, Forza Italia e civica “Difendere Velletri”, era stato eletto qualche giorno fa col 53,04% (11.990 voti), ed aveva ottenuto 11.290 preferenze (il 44,37%) per le elezioni comunali 2023 del 28-29 maggio 2023. Cascella aveva avuto la meglio sul sindaco uscente, Orlando Pocci, in seguito al ballottaggio.
Dopo qualche giorno dalla sua elezione lo abbiamo incontrato per conoscerlo meglio e fare il punto della situazione, cercando di comprendere le tematiche sulle quali verte il primissimo lavoro della nuova amministrazione.
Dopo diversi anni, a Velletri si insedia una coalizione di centrodestra. Cosa pensa sia stato decisivo per battere i suoi avversari?
“Probabilmente una voglia di cambiamento. C’era delusione da parte dei cittadini nei confronti dell’ultima amministrazione. Immagino che le persone si sentano un po’ più sicure nelle mani di una persona un po’ più qualificata. Dobbiamo affrontare diversi progetti di PNRR. Dopo il Covid, crisi economiche e guerra in Ucraina, i cittadini penso si sentano più sicuri rimettendo le proprie speranze nelle mani di una persona più giovane e più titolata”.
Dalla sua elezione sono passati una manciata di giorni. Come procede il lavoro e su quali problematiche state lavorando?
“Il lavoro procede benissimo, in modo spedito. Ancora non ho nominato la giunta, dunque al momento procedo in maniera solitaria. Sto affrontando tutte le tematiche. Per i progetti di PNRR avrò tra poco un appuntamento con il vescovo di Velletri, per vedere di riuscire a realizzare alcuni progetti sul sociale insieme con il Comune. Nel frattempo lavoriamo su quelle che sono incombenze iniziali”.
Per esempio?
“Oggi abbiamo incontrato i revisori contabili e l’ex sindaco Pocci per il passaggio della Cassa. Con l’ex Sindaco ci siamo salutati con grande cordialità. Intanto stiamo sbrigando faccende legate all’ordinaria amministrazione e iniziando a lavorare su progetti che non possono attendere. Questo, in attesa delle nomine dei vari Assessori e le relative deleghe di riferimento che comporranno la Giunta”.
Ci sono dei temi nei confronti dei quali i cittadini generalmente sono molto sensibili: sanità, sicurezza, infrastrutture. Relativamente a questo qual è la situazione?
“Noi abbiamo vissuto la tragedia della chiusura di quasi tutti i reparti dell’ospedale. Questo è stato un mio cavallo di battaglia durante tutta la campagna elettorale. Ci sono stati già degli interventi. Per esempio è stato riaperto il reparto di urologia e siamo in procinto, con l’impegno del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, di riaprire a luglio anche il punto nascite. E poi, a seguire, sicuramente qualcos’altro. Inoltre, penso che gli elettori ci abbiano premiato per il progetto di rilancio del centro storico e del commercio. I temi sull’agricoltura e sul patrimonio boschivo. E perché no, anche quelli sulla sicurezza e problematiche giovanili. Penso che l’attenzione rivolta a tutte queste tematiche sia stata premiata. Forse la precedente amministrazione si era un po’ limitata all’ordinario, non preoccupandosi di questo”.
Si è già confrontato personalmente con i cittadini? Con quelli che in genere fermano un sindaco per strada e gli dicono le cose che vorrebbero migliorare nella propria città…
“Certo, Naturalmente lo facevo già durante la campagna elettorale e incontro tutti i giorni una pletora di cittadini che bussano quotidianamente alla mia porta per qualsivoglia esigenza”.
Qualche considerazione sul tema Lavoro?
“Abbiamo un commercio in grande difficoltà e un’agricoltura poco valorizzata. Per non parlare del turismo, quasi totalmente assente. Bisogna porre l’attenzione nei riguardi di questi tre punti chiave per il rilancio dell’economia. Dobbiamo portare a Velletri tanti pellegrini, anche in ottica 2025, in occasione del Giubileo a Roma”.
Velletri è stata residenza di numerose celebrità. Da Benito al Bosco, passando per Ugo Tognazzi, Franco Nero e tanti altri. Cosa ha di così particolare?
“E’ un luogo incantato dove trascorrere estati e vacanze, tra il fascino delle campagne e il sapore senza tempo dei prodotti enogastronomici. Questo ha sempre attratto anche queste illustri personalità. Ahimè devo riconoscere che il valore di tutto questo si è un po’ perso. Bisognerebbe recuperarlo”.
Il modo di fare turismo è cambiato, secondo lei?
“Sì. Una volta si facevano le vacanze in estate, oggi si cercano prevalentemente destinazioni marittime. E quello che poteva essere ricercato sul Monte Artemisio, cogliendo le abitudini delle persone è decisamente mancato. Parlo di percorsi trekking, ippotrekking, percorsi con mountain bike. Ormai quasi del tutto inesistenti. Fatta eccezione per quella cospicua fascia di sportivi che hanno valorizzato quel settore”.
Ci sono degli altri progetti, vicini al turismo, che possano fare in modo concomitante da volano per attrarre visitatori?
“Si e devono essere sviluppati. Avevamo messo in cantiere un progetto insieme al ministro Salvini per velocizzare il collegamento via treno con Roma. Questo è un settore importante. Ma anche il settore legato alla valorizzazione della montagna, con percorsi enogastronomici. Tra campagne, cantine e qualche bottega del centro storico. E’ la scommessa turistica che ci eravamo prefissati. E che dobbiamo necessariamente portare avanti”.
Quali ambizioni può avere una città come Velletri?
“Grandissime. Siamo a un passo da Roma e abbiamo i settori scolastici totalmente completi, anche a livello provinciale. Siamo ben messi anche da quel punto di vista. Abbiamo la cartina sperimentale, vorremmo portare anche una sorta di succursale di sede distaccata dell’Università. Ma poi soprattutto la campagna è una risorsa. Produciamo dei vini d’eccellenza, premiati al Vinitaly quest’anno. Oltre ai vini c’è anche l’olio, la stessa produzione di kiwi. Non vorrei sbagliare ma, in continuità con Cisterna, la produzione di kiwi è pari al 60% della produzione nazionale. Senza dimenticare che il mare non si trova distante. Non ci manca nulla. Solo un po’ di lavoro e fortuna in idee e progetti”.
Prima mi diceva che i cittadini la fermano e le chiedono cose. Dopo la fiducia accordata, avrebbe lei qualcosa da chiedere ai cittadini?
“Non penso di dover chiedere null’altro. L’amministrazione deve dare risposte ai cittadini. Loro ci hanno dato la fiducia, non posso chiedere null’altro. E’ il momento di dare ai cittadini“.
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